Federazioni Italiane

Le buone intenzioni di Malago’ e i partiti dello sgambetto

Tiene banco, però, un fuoriprogramma. La chiacchierata col presidente del Coni, Giovanni Malagò, sul convegno del prossimo 2 dicembre, dal titolo molto ambizioso: “Lotta al doping: strategie  e problemi giuridici”. Durerà una giornata con 21 relatori. Accipicchia. Peccato che non s’è trovato posto: per il maggior esperto italiano dell’antidoping, Sandro Donati consulente Wada e per il dottor D’Ottavio, ricercatore della materia, altrettanto noto.

L’assenza di nomi pesanti dell’antidoping ha scandalizzato La Gazzetta dello Sport, che ha pubblicato un pezzo durissimo dell’editorialista Franco Arturi, dal titolo “Il CONI e il doping, un’occasione persa”. Come dargli torto? Giovanni  Malagò, sollecitato a fornire la sua versione l’ha presa come un attacco contro di lui: “Non sono io che faccio gli inviti. Già lavoro quindici ore al giorno. Mi sembra eccessiva la critica a un appuntamento che avverrà tra sette giorni”.  E i toni sono anche un po’ saliti. “Pensate che io non sia al di sopra dei problemi del doping? Ho promesso che farò molto nel 2015, persino a gennaio”.

Questo è vero, l’ha detto a noi e l’abbiamo titolato “Nel 2015 vi stupirò”. Il presidente del Coni ha ragione: siamo passibili dell’accusa di “eccesso di legittima difesa”. Ma c’è più di una ragione. “Vincenzo Malagò è stato un dirigente anomalo del calcio. Vicepresidente della Roma. Corretto, simpatico, perbene. Metteva soldi di tasca propria per amore dello sport. Giovanni è suo figlio e gli assomiglia molto. Al di sopra di qualsiasi sospetto, persino quello di non essersi soffiato male il naso. Ci preoccupano, invece, i partiti del CONI. Del vecchio CONI, che persone come gli esperti dell’antidoping li vede bene “fuori dalla porta dello sport”. Rompiballe, per farla breve. Per questo il presidente Malagò deve capire i processi alle intenzioni (molto discutibili) di scegliere chi non sa o sa meno degli esclusi, mentre attendiamo che ci “stupisca”.

(di Gianni Bondini) Ieri all’ora di pranzo il presidente dell’Atletica, Alfio Giomi, ha presentato la “Run Card”. Per entrare in modo virtuoso nel mondo dei podisti di strada. Per fidelizzarli e assisterli. Con cure mediche, assicurazione e sconti sull’abbigliamento sportivo. Un successo, con la sala stampa dell’Olimpico strapiena.  Complimenti. Vedrete, ci saranno più di un milione di tesserati e lo sponsor assicurativo Unipol-Sali e quello etico Libera-contro le Mafie sono soddisfatti.

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