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Anno zero per l’atletica azzurra e la FIDAL di Giomi fa l’inchino a Barelli (FIN)

(di Marcel Vulpis)  Quarantrè nazioni a medaglia nell’ultima rassegna iridata di atletica leggera a Pechino, con il Kenya a sorpresa super-potenza sportiva al primo posto con 16 medaglie di cui 7 d’oro, 6 d’argento e 3 di bronzo. Primo paese europeo la Gran Bretagna, quarta in senso assoluto con 6 ori e un bronzo. L’Italia fuori da tutti i giochi con il 32imo posto nel ranking mondiale e appena quattro atleti in finale. Una débâcle assoluta per la FIDAL di Alfio Giomi, che, a meno di un anno da Rio2016, prossima edizione estiva dell’Olimpiade, è costretta ad escogitare un miracolo per non ripetersi in questo disastro sportivo anche in terra verdeoro.

Questa mattina il numero uno dell’atletica leggera ha esposto  su La Gazzetta dello Sport i punti di criticità e le possibili soluzioni per arginare la “Caporetto” dell’atletica, disciplina regina . Non centrare neppure una medaglia per la spedizione azzurra sarebbe una figuraccia di portata mondiale e i risultati ultimi di Pechino non fanno ben sperare. Il buon senso ci porta infatti a fare due riflessioni sul filo della logica: ad un anno da Rio è difficile pensare ad un miracolo. Gli atleti italiani infatti difficilmente potranno migliorarsi, oltre misura, in meno di 365 giorni. Dall’altro c’è da chiedersi perché se erano chiare queste criticità si arriva solo oggi a parlarne e soprattutto a cercare il cosiddetto miracolo dell’ultimo minuto. Difficile sapere cosa ne pensino i vertici del CONI, ma è chiaro che la disfatta della spedizione FIDAL non è un buon inizio in vista della spedizione brasiliana. Ciliegina sulla torta, in negativo, la dichiarazione pro Barelli (presidente FIN) dello stesso Giomi (tra gli uomini più vicini e fedeli a Malagò) che fa prima auto-critica e poi promette di andare a parlare con l’uomo forte del nuoto, per imparare a vincere le medaglie in ambito internazionale (a Kazan, nei mondiali di specialità, la Federnuoto ha conquistato 14 medaglie, anche se solo 6 di queste hanno una proiezione olimpica).

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Redazione

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