Oggi è la più grande library italiana dedicata al mondo dello sport-business, italiano e straniero. Un risultato ancora più incredibile perché non raggiunto con la carta, nonostante l’esperienza bellissima del settimanale "Sport&Finanza", ma con Internet. Guardando indietro sono stati quattro anni di incredibili soddisfazioni. Siamo considerati l’Ansa del marketing sportivo. Se è su Sporteconomy.it è "notizia". Questo vale per noi della redazione e della casa editrice L&V Editrice srl più di qualsiasi fatturato. 

I più importanti club, quotidiani (non solo sportivi), agenzie di sports-marketing, ma anche semplici addetti ai lavori, sono "abbonati" a Sporteconomy. Quella che è stata sin dall’inizio una scelta coraggiosa (ovvero tornare a fare giornalismo vero e di inchiesta) oggi, dopo quattro anni, viene ampiamente ripagata.

Ma fermarci non è nel nostro Dna, perchè al di là delle news e della "library" (20 mila news a disposizione degli abbonati) il prossimo passo sarà trasformarsi in un gruppo multimediale, con lo sport-business al centro della nostra mission editoriale.

Tante sono le novità che verranno svelate gradualmente entro la fine del 2008.

Un ulteriore elemento che ci inorgoglisce è che abbiamo raggiunto questi risultati da soli, con le nostre forze, senza usufruire di soldi pubblici (vedi contributi per l’editoria) o dell’aiutino di questo o quel gruppo para-politico (al di là del colore). Noi siamo indipendenti e non siamo partecipati in alcun modo da soggetti terzi. Agli altri lasciamo i giochini di potere tipici dell’ambiente italiano, sempre più triste e di basso profilo, che per noi non è assolutamente benchmark. Quando in questo Paese si capirà una volta per tutte che devono vincere le idee e non le "amicizie", allora saremo una nazione realmente moderna. Nel frattempo auguri Sporteconomy.it.

*Marcel Vulpis – direttore dell’agenzia giornalistica "Sporteconomy" 

Venti mila news raggiunte in meno di un quadriennio. Un risultato incredibile solo pensando a quel 18 settembre del 2004, quando nacque il portale giornalistico "Sporteconomy".