Federazioni Italiane

Tempi Supplementari – La parola d’ordine di Malagò è discontinuità

Prima dell’inizio dei lavori, ha salutato a uno ad uno i settantacinque componenti del Consiglio e alla signore ha baciato la mano. E’ solo una bella fotografia, diranno i più maliziosi. Sicuramente, ma in questi momenti di crisi un sorriso e la possibilità di parlare riscalda un pò.
Poi, però, è uscita dal cilindro la parola chiave del nuovo quadriennio: “Discontinuità”. Un neologismo efficace, dal contenuto di rottura col passato. Nelle sue comunicazioni il presidente Giovanni Malagò l’ha utilizzato immediatamente, anche se dalla cronaca del Consiglio si comprende poco di questo cambiamento, rispetto al passato. Però leggendo tra le righe di alcune dichiarazioni presidenziali, come il fatto che “debbono essere separate le cariche del Coni da quelle della Coni Servizi”. Ovviamente in attesa  che ci sia un nuovo governo e un Ministero del Tesoro, azionista unico della Coni Servizi. 
E, ancora, bel nuovo che avanza al Coni, Malagò ha annunciato che chiederà a Papa Francesco di presenziare a novembre all’incontro di rugby Italia-Argentina. Anche perché una benedizione agli azzurri non farebbe che bene.

di Gianni Bondini – Nelle ultime ore è andato il scena il primo Consiglio Nazionale del Coni dell’era Malagò. E’ durato due ore e mezzo e sono intervenuti diciannove componenti del Parlamento dello sport. Senza nulla togliere al pragmatismo dell’ex presidente Gianni Petrucci, oggi impegnato negli Usa come numero uno del basket, il suo successore è sicuramente un uomo-immagine molto efficace.

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Marcel Vulpis

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