Deloitte: i ricavi del calcio in Europa battono la crisi e raggiungo i 19,4 miliardi di Euro ( +11% )
Secondo la XXII edizione dell’annuale ricerca Deloitte Annual Review of Football Finance 2013 il calcio europeo continua a cresce in termini di ricavi a ritmi superiori rispetto agli altri settori dell’economia, raggiungendo i 19,4 miliardi di Euro (+11%) nella stagione 2011/12.
A influenzare le performance del settore calcistico, oltre all’incremento dei ricavi generato dalle leghe “big 5” – Bundesliga (Germania), La Liga (Spagna), Ligue1 (Francia), Premier League (UK) e Serie A (Italia) – ha contribuito la manifestazione UEFA Euro 2012.
Dario Righetti, Partner Deloitte e responsabile Consumer Business, ha commentato: “Le cinque principali leghe europee rappresentano circa il 48% dei ricavi totali generati nella stagione 2011/12, raggiungendo i 9,3 miliardi di Euro. Tale performance dimostra la continua capacità di crescita dei migliori club calcistici nonostante i negativi effetti della crisi economica internazionale. Infatti, secondo le nostre stime, entro i prossimi due anni, le maggiori leghe europee saranno in grado di raggiungere quota 10 miliardi di Euro di ricavi, raddoppiando la dimensione della stagione 2001/02”.
Le top 5 europee a confronto: Premier League sempre “regina”, cresce la Bundesliga, Serie A in affanno
La Premier League inglese continua a essere la prima lega nel mondo, generando ricavi pari a 2,90 miliardi di Euro con una crescita del 16% (4% in Sterline) nella stagione 2011/12.
La Bundesliga tedesca con un incremento di ricavi pari a 126 milioni di Euro, segna la crescita assoluta più alta in Europa, raggiungendo 1,90 miliardi di Euro di fatturato (+7%). Tale crescita è stata ottenuta grazie alle performance dei due maggiori club della Germania, Bayern Monaco e Borussia Dortmund, finaliste della Champions League di quest’anno, e rispettivamente il 4° e l’11° club più grande d’Europa in termini economici.
La Liga spagnola ha raggiunto 1,76 miliardi di Euro di fatturato segnando una crescita del 3% rispetto al campionato scorso, confermandosi ancora una volta la lega più polarizzata d’Europa: mentre i ricavi di Real Madrid e Barcellona crescono in media del 7%, i restanti 18 club soffrono una diminuzione media dei ricavi del 2%.
La Serie A italiana con il suo +1% dei ricavi rispetto alla stagione 2010/11, segna la crescita più bassa delle Top 5 d’Europa. Il fatturato giunge a 1,57 miliardi di Euro, confermandosi la quarta lega europea.
La Ligue1 registra la performance più alta in termini percentuali rispetto a tutte le altre leghe, con una crescita del fatturato del +9% raggiunge i 1,14 miliardi di Euro. Il Paris- Saint Germain ha trainato la crescita del campionato francese con i suoi 222 milioni di Euro di fatturato (+120% rispetto al campionato 2010/11), mentre le restanti 19 società hanno visto ridursi i ricavi aggregati di 25 milioni di Euro.
Pos Campionato Paese Ricavi
1 Premier League UK 2,9
2 Bundesliga GER 1,9
3 La Liga SPA 1,8
4 Serie A ITA 1,6
5 Ligue1 FRA 1,1
Tot. top 5 9,3
Segnali di miglioramento nei costi di gestione
Gli stipendi complessivi delle “big five” tra le leghe europee sono aumentati di 430 milioni di Euro (+8%) superando i 6 miliardi di Euro nella stagione 2011/12, con differenti tassi di crescita tra le principali leghe europee.
La Bundesliga tedesca si conferma il campionato con il più basso rapporto stipendi/ricavi (51%), mentre all’Italia spetta il primato negativo (75%).
Il rapporto stipendi/ricavi medio delle società calcistiche europee è pari al 70%.
Singolare il caso della Spagna dove tale indicatore raggiunge l’ottimo valore del 47% per Real Madrid e Barcellona, mentre per le altre società della Liga si raggiungono valori di circa il 77%.
“Il controllo dei costi – prosegue Righetti – continua a essere la sfida più grande per le società di calcio europee. I miglioramenti ottenuti in Inghilterra, Francia e Germania, sono un indicatore del desiderio dei club di raggiungere un equilibrio economico più sostenibile tra il livello dei costi di gestione e fatturato, in quella che è la prima stagione utile per il raggiungimento del “punto di pareggio” richiesto dal Fair Play finanziario della UEFA. Qualcosa di positivo inizia ad intravedersi anche in Italia, in particolare Milan e Inter che hanno effettuato una drastica riduzione degli ingaggi e un maggior focus sui giovani. In generale, si è assistito ad un netto taglio dei costi di calcio mercato”.
Stipendi Totali, Incremento rispetto alla stagione 2010/11 e incidenza % sui ricavi
Inghilterra: 2 billion +16%/ 70%
Italia: 1,2 billion +2%/75%
Spagna: 1,1 billion +3%/60%
Francia: 0,8 billion +8%/74%
Germania Uber Alles
La Bundesliga tedesca si conferma ancora una volta il campionato più redditizio d’Europa con 190 milioni di Euro di profitti operativi, con un incremento dell’11% rispetto alla stagione precedente.
Crescono anche i profitti operativi della Premier League inglese che raggiungono i 115 milioni di Euro e della Ligue 1 dove migliorano di 30 milioni di Euro.
In controtendenza la Serie A, che incrementa la propria perdita di ulteriori 11 milioni di Euro.
Boom dei ricavi commerciali, mentre faticano a crescere i ricavi da stadio
I ricavi commerciali sono cresciuti del 15% superando per la prima volta i 3 miliardi di Euro e rappresentano il 33% dei ricavi complessivi delle “big five”.
Nonostante tale crescita, la maggior fonte di ricavo delle “big five” europee si conferma derivare dai diritti televisivi che, rappresentando circa il 47% dei ricavi complessivi, hanno superato i 4,3 miliardi di Euro.
Registra invece la più bassa crescita la voce ricavi derivanti dalla vendita dei biglietti d’ingresso allo stadio: nella stagione 2011/12 hanno raggiunto 1,9 miliardi di Euro (+5%) e rappresentano solo il 20% dei ricavi dei cinque principali campionati.
“In Italia permane la forte concentrazione dei ricavi derivanti dalla cessione dei diritti ai Media, quasi il 60% del totale ricavi,. Se i nostri club vogliono migliorare la loro posizione, insieme al controllo dei costi e degli ingaggi ai tesserati, devono investire maggiormente in strategie idonee a incrementare anche i ricavi derivanti da fonti alternative ai diritti Media prendendo spunto dalle best practice degli altri Paesi” – ha affermato Riccardo Raffo, partner Deloitte.
Germania: 44,293 (+5%)
Inghilterra: 34,646 (-2%)
Italia: 22,050 (-7%)
Spagna: 26,050 (+1%)
Francia: 18,869 (-4%)
Big 5 – Spettatori medi a partita
La presenza media per partita è aumentata per la Bundesliga (da 42.100 a 44.293) e per la Liga (da 25.792 a 26.050). Nella Ligue1 è scesa per la quarta stagione consecutiva, mentre la Serie A subisce la più alta caduta con un -7% di presenze medie allo stadio.
Continua Raffo – “La fuga dagli stadi continua, la presenza media per partita registrata in Italia è una delle più basse in Europa. La forte dipendenza dai diritti televisivi è soprattutto riconducibile al fatto che le società estere dispongono di strutture e stadi di proprietà che consentono alle stesse di porre in essere maggiori strategie volte all’incremento del fatturato. Tale assunzione è confermata altresì dall’effetto positivo generatosi nel 2011/2012 sui ricavi della Juventus con l’apertura del nuovo stadio.”
Guardando al giro d’affari dei campionati al di fuori delle “big five”, lo studio Deloitte mette in evidenza come le leghe emergenti siano la Russia (636 milioni di Euro), la Turchia (444 milioni di Euro) e l’Olanda (434 milioni di Euro).
Al di fuori dei campionati di massima serie, la England’s Football League Championship (la “serie B” inglese) è il campionato più profittevole del mondo tra quelli di seconda serie, avendo generato 588 milioni di Euro nella stagione 2011/12.
Uscendo dai confini europei, il primato in termini di ricavi se lo aggiudica il massimo campionato brasiliano (Campeonato Brasileiro Série A) con i suoi 880 milioni di fatturato nel 2012. (Maria Pia Caruso)
La Premier League inglese con 2,9 miliardi di Euro si conferma leader in termini di ricavi La Bundesliga tedesca si conferma ancora una volta il campionato più redditizio d’Europa con 190 milioni di utili operativi. Alla Serie A il (triste) primato del più alto rapporto costo dei tesserati/ricavi (75%). I ricavi della Serie A sono ancora molto sbilanciati sul broadcasting (59%) mentre le entrate dal matchday raggiungono solo il 12%.
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