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Vela – Coppa America: il punto di FareVela sulla querelle tra organizzatori e LunaRossa


La Coppa è inconcepibile, se analizzata dal punto di vista sportivo, è completamente comprensibile se vista come ciò che è. Un esclusivo strumento di potere. Di prestigio in un mondo di squali. Ed è per questo che la sfida in Sala Giuria prevista per lunedì, con Patrizio Bertelli e Grant Dalton che richiedono il rispetto delle regole mentre Russell Coutts risponde che “questo non è un gioco per ragazzini” assume la tonalità del momento decisivo. La solennità dello spatiacque tra sfida sportiva e scontro senza quartiere. “Se Luna Rossa vincerà la protesta contro Iain Murray, ad Artemis sarà preclusa la possibilità di regatare”, ha detto quest’oggi Paul Cayard. “Non accettiamo quanto è stato fatto nelle ultime settimane, sono state cambiate le regole del gioco a una settimana dal via”, ha detto Max Sirena. “Gli italiani sono dei ragazzini vestiti Prada che si lamentano”, ha tuonato Russell Coutts. Meno male che almeno Dean Barker ha abbassato i toni, affermando che “noi siamo qui per regatare e lo faremo ogni volta che siamo chiamati a farlo”. La tensione cresce, come nelle migliori tradizioni della Coppa, anche se questa volta la decisione della Giuria potrebbe avere un’influenza decisiva sul vincitore della 34th AC e quindi anche sul diritto a organizzare la numero 35. Da una parte si sostiene che le modifiche al regolamento sono per la “sicurezza”, dall’altra che servono alle “prestazioni” di Oracle. (di Michele Tognozzi – l’articolo completo è su www.farevela.net)

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Marcel Vulpis

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