Motori – Blitz di Greenpeace contro la Shell nel GP del Belgio
I dimostranti del gruppo ecologista si erano infatti introdotti di nascosto all’interno del circuito nei giorni prima della gara, posizionando due congegni radiocomandati studiati per innalzare delle bandiere contro il marchio petrolifero Shell, sponsor dell’evento che ha investito 5 miliardi di dollari nel suo programma di trivellazioni nell’artico. Dopo aver eluso più volte la sicurezza, gli attivisti hanno bannato la manifestazione con la scritta “Arctic oil? Shell no!” in sequenza: paracadutandosi dall’alto, scalando il tetto della tribuna principale situata di fronte all’area recintata dei VIP con un o striscione di 20 metri e provando a replicare durante la premiazione (sul gradino più alto del podio Sebastian Vettel per il team Red Bull F.1), dopo aver issato bandiera. Marketing virale in “salsa” ecologista contro Shell. Il gran premio del Belgio Spa Francorchamps (svoltosi ieri) è il più importante evento sponsorizzato da Shell (colosso internazionale del settore idrocarburi). L’organizzazione della F.1 è all’avanguardia nello sviluppo di sofisticati sistemi di sicurezza per i piloti, ma nulla ha potuto per salvaguardarli sul podio dall’incursione degli attivisti di Greenpeace.
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