Sport&Politica – Nardella (PD) presenta il testo di legge sugli stadi. Nuove opportunita’ per i club di calcio di serie A.
“Se fosse già entrata in vigore, avrebbe potuto essere utilizzata anche per lo stadio di Udine oppure di Torino. Il modello a cui si ispira la legge e’ molto simile a quello dello Juventus Stadium. Abbiamo avuto molti contatti con il mondo del Coni (di cui ha raccolto il beneplacet di Giovanni Malagò, insieme a quello del ministro Delrio) e con alcune realtà del mondo calcistico, ovviamente il progetto di legge è un inizio, una base di lavoro e a partire da questo progetto di legge avvieremo un confronto a tappeto con tutti i protagonisti del mondo sportivo, non solo del calcio. Penso ai palazzetti dello sport, di cui l’Italia è molto carente”.
“Ora dobbiamo fare un calcolo esatto su quanto in linea teorica si può risparmiare, ma la novità è che c’è la possibilità di una procedura già utilizzata e presente nella normativa italiana, come la finanza di progetto, e dall’altro si attribuisce alla regione il compito principale nella procedura, attraverso un responsabile unico del procedimento e che ha dei tempi molto rigorosi per poi emanare il provvedimento autorizzatorio”, ha concluso il parlamentare del PD, già assessore allo sport sotto Matteo Renzi al comune di Firenze.
La legge chiaramente, ed è bene ricordarlo, non deroga ai vincoli paesaggistici, idrogeologici e di tutela del patrimonio culturale. Quindi va contro tutti quei tentativi che nel recente passato ci sono stati di utilizzare la costruzione dello stadio come “cavallo di Troia” per speculazioni edilizie di dubbio valore sociale.
“Questa legge potrà aiutare ad accelerare gli iter amministrativi di tutte quelle società di calcio che intendono investire sulle città per realizzare stadi nuovi” lo ha dichiarato di recente all’agenzia ADN, Dario Nardella (parlamentare PD e primo firmatario alla Camera del disegno di legge sugli stadi).
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