Editoriale – Dopo il fattaccio di Salernitana-Nocerina, Italia provincia del Burundi
A Salerno, oggi pomeriggio, ha vinto solo la paura. Il calcio è da tempo (non solo quello delle serie minori) sotto scacco di bande di delinquenti, che si nascondono dietro i colori e la presunta fede calcistica per sviluppare (dentro e fuori dello stadio) una serie di business più o meno leciti. In occasione poi di “partite a rischio” questi “parassiti”, ciclicamente, si inseriscono in dinamiche sportive, come la regolare gestione di una partita, seppur molto sentita a livello di “cuore” dai tifosi della Salernitana e della Nocerina.
Queste “persone”, se così le vogliamo chiamare, si sono permesse anche di ricattare in modo violento i giocatori della propria squadra creando un danno anche a loro stessi, visto che la partita è stata sospesa dopo appena 21 minuti di farsa vera e propria. Un’altra pagina penosa del calcio professionistico italiano e una tegola, in termini di immagine, per la Lega Pro, cui sono collegati i due club di calcio di terza divisione. Non si erano mai visti tre cambi in pochi minuti e 5 finti infortuni per arrivare a giocare in sei e decretare la sospensione del match. Una strategia messa in campo da 11 calciatori terrorizzati dalle minacce di circa 200 “presunti” tifosi.
Alla base di tutto ciò c’è la scelta del prefetto e del questore di non consentire la trasferta ai tifosi della Nocerina. Questa opzione ha scatenato l’ira di questa frangia di tifoseria, che, un attimo dopo ha deciso di attivare l’unica strategia possibile: mettere paura ai giocatori portandoli a non giocare la partita. I calciatori hanno preferito “sottomettersi” a questi supporter, piuttosto che credere nelle dichiarazioni di tutela da parte del prefetto. Siamo praticamente alla pazzia assoluta. Italia-provincia del Burundi. In un paese normale questi tifosi dovrebbero essere individuati, arrestati e portati in carcere per scontare la pena (con l’esclusione di entrata in qualsiasi stadio tricolore per il futuro). Chiaramente siamo in Italia e dopo una settimana di pugni sul petto e di frasi ipocrite si tornerà nel “Burundi-style”, perché tanto ormai il calcio è una “free-zone” dove tutto è possibile, soprattutto per i delinquenti, che possono impazzare come meglio preferiscono, perché il calcio è da troppo tempo una “sub-cultura”.
“Un danno di proporzioni enormi, un fatto di una gravità assoluta”. Così Francesco Ghirelli, direttore della Lega Pro, ha commentato quanto accaduto a Salerno oggi pomeriggio in occasione di Salernitana-Nocerina, derby storico a rischio.
“Spetterà al giudice sportivo valutare con rigore questa vicenda che fa un grande danno alla Lega Pro – continua Ghirelli -. Alle forze di polizia spetterà il compito di assicurare alla giustizia questi delinquenti. Noi dobbiamo riflettere, perché certi episodi vanno a danneggiare quello che è stato fin qui il nostro lavoro e quanto è stato detto recentemente a Ginevra. Dobbiamo riflettere su cosa concretamente bisogna fare per impedire questi spettacoli indecenti. È una vergogna”.
No Comment