Tempi Supplementari – Lo sport aiuta i militari a superare la disabilita’
(di Gianni Bondini) Si chiama “Riprendersi la vita” il protocollo firmato, ieri pomeriggio nella biblioteca del ministero della Difesa, dal Comitato Italiano Paralimpico (Cip) e dal vertice militare.
In pratica nasce il settore dei diversamente abili dello sport con le stellette. Quei militai, e non sono pochi, che hanno subìto traumi o ferite gravi in servizio.
Il protocollo è stato firmato dal ministro Mauro e dal presidente del Cip Luca Pancalli. Alla presenza del presidente del Coni Giovanni Malagò e del Capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli. Questo è un accordo che trova già la sua applicazione negli Usa. L’attività si svolgerà,mettendo a disposizione personale, mezzi e infrastrutture militari, in tre fasi: post traumatica e riabilitativa, di avviamento allo sport e agonistica.
“La vita non finisce con una ferita” ha detto il Ministro sottolineando che lo sport è una leva importante per stimolare il desiderio di tornare ad una vita normale. Il presidente Pancalli evidentemente soddisfatto per un accordo che fa entrare le società militari nel mondo paralimpico. Già in partenza un gruppo di atleti con le stellette. Pancali conclude: “Un incidente in servizio non può e non deve escludere la possibilità di fare sport”. Anche perché le società militari, ormai, sono l’ossatura dell’attività agonistica nazionale, escluso il calcio.
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