Serie B

Sport&Sociale – La good news che arriva dalla Lega serie B

“Speriamo di chiudere domani la formalizzazione dell’accordo con i Monopoli di Stato per il contrasto al match fixing”. E’ quanto ha dichiarato ad Agipronews Andrea Abodi, presidente della Lega Serie B, a margine del workshop “Staying on Side: How to Stop Match-fixing”. “Esiste gia’ una collaborazione, fatta di scambio di informazioni su flussi di gioco ed eventuali anomalie. Ora puntiamo a stringere ancora di piu’ i rapporti”. Abodi si augura anche un legame piu’ stretto con la Lega Pro e il suo Integrity tour, il programma che porta avanti in tutta Italia incontri di sensibilizzazione rivolti agli atleti, contro le combine legate alle scommesse. “Mi auguro davvero una maggiore collaborazione – ha spiegato Abodi – Portiamo avanti iniziative importanti ma siamo ancora disarticolati. Serve una cornice comune, serrare i ranghi ci aiuterebbe nel contrasto al match fixing”. Tra le idee del presidente della lega di seconda divisione c’è anche quella di spingere per l’introduzione di pene più severe per chi sbaglia, tra dirigenti e calciatori, puntando nel contempo alla creazione della figura del “difensore civico” (come già avviene da un paio d’anni in Germania) e alla trasformazione del ruolo di team manager, da accompagnatore in “tutor” vero e proprio della squadra. I prossimi appuntamenti del progetto a marchio Lega serie B saranno nelle prossime settimane Palermo e Brescia. 

Si chiama “How to
stop the match fixing
” ed è un progetto finanziato dalla Comunità
europea
, dall‘EPFL (l’associazione che riunisce tutte le leghe
europee) e organizzato da Trasparency Agency, agenzia specializzata
nell’etica sportiva, che ha come obiettivo debellare il fenomeno delle partite
truccate insieme alle federazioni e alle leghe nazionali. Il progetto si
svolge simultaneamente in sei nazioni: Inghilterra (in collaborazione con la
Football league), Germania (Bundesliga), Italia (Lega Serie B), quindi
Grecia, Portogallo e Lituania. La Lega Serie B (guidata dal presidente
Andrea Abodi e dal DG Paolo Bedin)
è stata scelta anche grazie al progetto di inviare, durante
la scorsa stagione, un legale fra le 22 società per spiegare i rischi del
calcioscommesse. E’ un primo passo per creare una cultura della legalità e
far conoscere agli addetti ai lavori, a partire dai calciatori e dirigenti
sportivi, i rischi legali che si corrono nel caso in cui si finisca nella rete
di un operatore malavitoso. D’altronde, al di là di tutti i controlli che le
forze dell’ordine possono mettere in campo per contrastare il fenomeno, è bene
ricordare, che se non ci fossero calciatori “scorretti”, il match-fixing
crollerebbe in pochi giorni come un castello di carte. Per truccare una partita
infatti bisogna convincere (con le buone o con le cattive) almeno un portiere,
uno/due difensori e lo stesso in attacco, meglio poi se questo schema sia
sposato anche dalla squadra rivale. 

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Marcel Vulpis

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