Nasce la Lega italiana poker sportivo (LIPS) sotto l’egida dell’ACSI

Sulla
scorta del decisivo contributo dell’Associazione Centri Sportivi Italiani
(Acsi)
, lo scorso dicembre, è stata istituita la Lega Italiana Poker Sportivo (Lips), il primo settore italiano
deputato
al poker sportivo
. A dispetto di quanto occorso in passato, non siamo di fronte
a un tentativo di affiliazione al Coni.

È un
accordo completamente nuovo, almeno per la cornice nazionale. Non è coinvolta
un’associazione di secondo piano che stringe un accordo con un ente di
promozione per poi avere un referente con il Coni. Si tratta invece di un ente di
promozione sportiva riconosciuto dal Coni che dà luogo, al suo interno, a un settore pensato per la tutala e
l’assistenza
di ogni soggetto che opera nel mondo del poker sportivo.

 

La Lega
Italiana Poker Sportivo sorge con l’intento di definire un’unica
federazione di tutti gli enti e le organizzazioni impegnate nella promozione del poker. Sono coinvolti in
primo luogo i tanti giocatori italiani e quindi le associazioni che si sono
sviluppate negli ultimi anni, cui sarà deputato uno speciale sistema di
assistenza, dallo statuo al supporto legale e amministrativo.

 

Da cosa nasce l’interesse per il poker di un
ente così autorevole?
Il poker sportivo è considerato, sia in Italia che a
livello internazionale, una forma di poker non d’azzardo.
È disputato unicamente in modalità torneo, prevalentemente nella
specialità Texas Hold’em
, conosciuta anche come poker alla texana. In tal
caso parliamo di “skill game” (gioco d’abilità), una categoria in cui figurano tutti
i giochi dove l’abilità è prevalente rispetto alla fortuna, come, ad esempio,
oltre al Texas Hold’em, gli scacchi, la dama, il backgammon e il bridge.

 

Proprio
per questo i giocatori più vincenti sono quanti profondono le proprie energie
in un costante allenamento e
preparazione delle strategie di gioco
. Vecchie glorie del tavolo verde, ad
esempio, non hanno saputo interpretare il cambiamento indotto dal fronte
virtuale, ritrovandosi escluse dalle rassegne più importanti, tra cui
ricordiamo le World Series Of Poker,
il principale campionato mondiale. L’emblema di un poker online che si traduce in
vincite milionarie negli eventi live s’incarna in Chris Moneymaker, il player
amatoriale ritrovatosi campione del mondo nel 2003 ed entrato successivamente
nel Team PokerStars Pro.

 

Quali saranno gli effetti nel lungo
periodo?
Avremo dei nuovi riconoscimenti per il poker come disciplina
sportiva? I tempi forse non sono ancora maturi per avere una visione puntuale
del tavolo verde nei prossimi anni, anche se gli elementi a nostra disposizione,
emersi in modo particolare negli ultimi anni, dai risultati dei player azzurri
nel palcoscenico internazionale alla diffusione del poker online in Italia, lasciano
presumere significativi risvolti per questo settore. E in tanti si concentrano
sui riverberi economici che potrebbero offrire una chance produttiva a numerosi
operatori. Una sfida complessa che richiede un impegno permanente. 

 


Determinazione, abilità e costante preparazione. Gli aspetti vincenti del poker, elementi decisivi che hanno condotto alla nascita del primo settore dedicato al tavolo verde in uno dei maggiori enti di promozione del Coni. È una novità da leggere alla luce di un riconoscimento ufficiale del poker come disciplina sportiva.

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Marcel Vulpis

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