Abodi (Lega serie B): Lo Stato faccia chiarezza tra gioco legale, illegale e non autorizzato
“Oggi mancano anche le campagne di comunicazione sulla legalità dei giochi, non si percepisce la differenza per i giocatori, – ha chiarito Abodi – un problema che riguarda anche le società, quando stringono accordi con chi gioca sugli equivoci e sta in una zona grigia”. Nelle scorse settimane gli accordi che Sampdoria e Udinese hanno stretto con Federbet per il monitoraggio anti-frode delle partite hanno provocato la reazione proprio di Confindustria Sistema Gioco Italia che ha espresso “incredulità e preoccupazione” in merito alla vicenda.
Abodi ha evidenziato, infine, l’importanza della “formazione degli atleti che è uno dei cardini della prevenzione. Lo stiamo facendo formando e parlando con allenatori, calciatori, dirigenti anche con accordi con una società internazionale. – ha concluso – Lo stiamo facendo parlando con il capo della Polizia, le task force antifrode e con il ministro Alfano, e inserendo sanzioni anche penali per frode sportiva. Pensiamo sia utile pensare anche a un congelamento dei beni e ne stiamo parlando e valutando la fattibilità con il servizio legislativo dei ministeri. Dobbiamo sapere a livello globale quando si stanno alzando i livelli di allarme e attenzione su un match e dobbiamo avere i mezzi per saperlo prima: dobbiamo fare prevenzione, insomma, e non ’autopsie’”.
“Deve essere lo Stato a fare una distinzione chiara fra autorizzato, non autorizzato e illegale. Quando alcuni soggetti giocano sull’equivoco dobbiamo affrontare insieme alle società il problema: la Lega Serie B è pronta a una scelta netta, ma serve maggiore collaborazione, anche economica”. Lo ha ricordato, riferisce Agipronews, il presidente della Lega Serie B Andrea Abodi nel corso della conferenza stampa “Match fixing: prevenzione e legalità in ambito europeo e italiano“.
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