Il caso Dessena e l’impegno della FIGC finiscono su Gay.it
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Per dare un segnale concreto contro l’omofobia, Paddy Power ha distribuito laccetti rainbow ai calciatori di tutte le squadre chiedendo loro di indossarli al posto di quelli standard delle loro scarpette.
“Con l’adesione alla campagna contro l’omofobia, rappresentata dal laccio arcobaleno – fa sapere la federazione -, la Figc e gli Azzurri proseguono quanto già fatto in tema di responsabilità sociale attraverso le campagne di sensibilizzazione contro il razzismo, la violenza sulle donne, il doping, le scommesse illegali ed i numerosi progetti al fianco delle più importanti ONG nazionali e internazionali”.
Il prossimo appuntamento della Nazionale Azzurra è un’amichevole contro la Spagna che si svolgerà mercoledì prossimo in trasferta. Potrebbe essere l’occasione giusta per indossare i laccetti rainbow.
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Sono molti finora i calciatori che, a titolo personale, hanno aderito alla campagna. Il caso più noto è quello di Daniele Dessena, centrocampista del cagliari, vittima di attacchi da parte di tifosi omofobi per le sue prese di posizione contro le discriminazioni nel calcio. Dalla parte di Dessena si sono schierati in molti, anche tra i tifosi. Per solidarietà con il calciatore, Paddy Power ha pubblicato una foto del suo staff in cui tutte le facce erano state sostituite con quella di Dessena. Sotto c’era scritto: “Siamo tutti Dessena”.“La Figc e la Nazionale raccolgono l’invito della Fondazione Cannavò e aderiscono alla campagna contro l’omofobia ideata da Paddy Power e rilanciata nelle scorse settimane in occasione del Candido Day”. L’annuncio, che si riferisce alla campagna #Allacciamoli realizzata in collaborazione con Arcigay e Arcilesbica, è apparso pochi minuti fa sul sito della Federazione Italiana Gioco Calcio. E’ la prima volta che la Figc e la nazionale aderiscono ufficialmente ad una iniziativa contro l’omofobia nel calcio.
“Attraverso questa scelta – ha commentato il Presidente della FIGC Giancarlo Abete – vogliamo ribadire la sensibilità e l’impegno civile del calcio italiano, in particolare di atleti e tecnici che indossano la maglia Azzurra, attraverso atti concreti in grado di testimoniare anche i valori sociali che lo sport deve rappresentare e nei quali crediamo fortemente”. Lo rivela sul suo portale Gay.it.
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