Federazioni Italiane

Sport&Affari – I fischietti italiani costano al sistema calcio 5 milioni di euro a stagione

Nel dettaglio, gli internazionali, ha spiegato il Corsport, hanno un “fisso” (gli ex diritti d’immagine) di 80mila euro l’anno più l’ingaggio Uefa, dunque un arbitro di medio-alto livello può arrivare a 200 mila euro lordi a stagione. Ma a scatenare sui blog e la carta stampata il j’accuse è stata la sponsorship del marchio FIAT (per la stragrande maggioranza dei tifosi di calcio riconducibile alla proprietà della Juventus FC) a supporto di tutte le nazionali azzurre. 
Il sistema arbitrale è sostenuto dalla FIGC, visto che l’Associazione Italiana Arbitri è la settima componente della Federcalcio.  L’accordo tra FIGC e FIAT stato rinnovato nel 2011 con scadenza quest’anno: la presenza del marchio piemontese sull’abbigliamento sportivo e la fornitura esclusiva di auto e mezzi per gli spostamenti, frutterà alla Federcalcio 3 milioni a stagione (12 milioni in 4 anni) che potranno salire fino a 18 a seconda dei risultati.
“Ad aggiungere pepe alla faccenda già intricata, sottolinea il quotidiano “Libero”, c’è perfino Bassetti, storico marchio tessile italiano, che fa parte del Gruppo Zucchi. E chi è titolare della maggioranza (56,26%) del capitale? Gigi Buffon, capitano di Juve e Nazionale”.

Singolare comunque che queste considerazioni su FIAT e sulle partecipazioni azionarie di Gigi Buffon arrivino a fine stagione, ad un passo dalla “terza stella” ufficiale della Vecchia Signora. Un caso anche questo? Verrebbe da dire, anzi da scrivere. 

Il Corriere dello Sport ha pubblicato di recente un articolo che spiega come, al lordo degli emolumenti, i fischietti (gli arbitri) costino circa 5 milioni di euro all’anno, suddivisi in 3,8 milioni per le 38 gare di serie A (circa centomila a giornata), cui vanno aggiunti la Supercoppa Italiana e tutta la Coppa Italia.

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Marcel Vulpis

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