Tra le donne ancora Etiopia, la prima: Geda Lemma (2 ore 34’49”), Marocco ma abitante da anni al Tuscolano Janal Hanane, la seconda e terza, ma con un distacco considerevole Emma Quaglia che ha concluso in 2 ore 43′ 24″.

Tra i diversamente abili, poker di Alex Zanardi in enbike. Ed è l’umico che abbia vinto quattro volte la Maratona di Roma.

Al termine, però, va registrato un coro unanime: “Sampietrini killer”. LA classica pavimentazione romana, quando piove diventa un trampolino pericoloso. I pericoli di Roma, però, non sembrano toccare il sindaco Ignazio Marino, padrino della manifestazione sportiva assieme al presidente della Regione Zingaretti. Strade dissestate, trappola del traffico e pure la protesta dei vigili urbani, strumentale nel giorno della Maratona, non toccano il Campidoglio, presente anche con l’assessore allo sport Luca Pancalli. E, ancora, presente come massimo rappresentante sportivo, il vicepresidente vicario della Fidal, Enzo Parrinello. Il vertice Coni è rimasto a casa, il vertice Coni, nonostante il bagno di folla e l’organizzazione a prova di temporale dello staff di Enrico Castrucci. Questa è la ventesima edizione di Maratona, arrivederci alla prossima.