Il caso della comproprieta’ di Ciro Immobile, conteso da Torino e Juventus. Dortmund pronto ad una offerta ma inferiore ai 20 mln
“Ciro Immobile è un calciatore in comproprietà tra Juventus e Torino. La FIFA non riconosce le comproprietà, tuttavia per essere trasferito al Dortmund o ad un altro club estero, ci deve essere il consenso di entrambi i club torinesi. Se Torino e Juventus non troveranno un accordo, si dovrà ricorrere alle buste e solo dopo chi eventualmente fosse interessato ad Immobile può trattare con l’unico club venditore. E’ da tempo che dico che lo strumento della comproprietà andrebbe eliminato in quanto è altamente limitante per i calciatori. In conclusione non credo che il Torino valuti meno di 11-12 milioni la sua metà, pertanto la valutazione di Immobile è intorno ai 20 milioni, molto al di sopra dell’offerta del Dortmund” – lo ha dichiarato Vincenzo Morabito, agente FIFA, sulla pagina personale di Facebook.
Lo scorso 3 marzo il calcio italiano ha scelto di non decidere ancora una volta: la “compartecipazione nella compravendita” dei calciatori, istituto esistente solo in Italia, continuerà ad esistere. I club del massimo campionato nostrano potranno continuare a scambiarsi i giocatori ricorrendo alla comproprietà, la soluzione ormai più adottata nelle transazioni del mercato italiano e che consente ai club di godere di scappatoie contabili in grado di sistemare bilanci troppo spesso ‘in disordine’ (fonte: Calcioblog.it)
Di fronte alla proposta di abolizione delle comproprietà con un periodo di transizione di due anni, la maggioranza delle società di Serie A ha detto comunque di no e ora su pressione dell’Agenzia delle Entrate, la Lega demanda agli stessi club la ricerca di soluzioni alternative.
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