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Quanto vale la fatica della maglia gialla? Il montepremi del Tour de France

Un grandissimo successo che porta il campione siciliano nell’Olimpo dei grandi della bicicletta. Ma quanto vale, in termini economici, la vittoria al Tour de France? Andiamo a fare i conti in tasca allo “Squalo dello Stretto” e alla corsa più prestigiosa del mondo del ciclismo (eccezion fatta per il Mondiale verso cui ci proiettiamo, e che si disputerà quest’anno a Ponferrada), ponendo come termine di paragone il nostro Giro d’Italia. Cominciamo dalle vittorie di tappa: per la Grande Boucle 2014, ad ogni vittoria di tappa è stato corrisposto al vincitore un premio in denaro di 8000€, 4000€ al secondo e 2000€ al terzo classificato. Se fossero state presenti delle crono-squadre, la cifra assegnata sarebbe stata attorno ai 10000€ per la squadra vincente. Al Giro d’Italia per ogni vittoria parziale è stato assegnato un montepremi di € 27.540: oltre 11 mila euro al vincitore, 5.508€ al secondo e 2.753€ al terzo classificato. 
Passiamo ora alla parte più ricca e gustosa, la classifica generale: il trionfatore del Tour de France, oltre che l’ambitissima “maillot jaune”, porta a casa un gruzzoletto di circa 450 mila €: non male! Un posto sugli altri gradini del podio vale rispettivamente 200 mila e 100 mila euro. Tenendo in conto i premi assegnati ai primi 20 della classifica generale, il montepremi supera il milione e mezzo di euro! Nel Giro d’Italia, la maglia rosa Nairo Quintana ha intascato la metà del montepremi della Grande Boucle, vincendo 205.000 euro; a Uran e Aru, secondo e terzo della corsa a tappe italiana, sono andati 100.800 e 48.000 €. Peter Sagan, la maglia verde della classifica a punti, e Raphael Majka, maglia a pois relativa agli scalatori, hanno messo in saccoccia un premio di 25.000€; i “runners-up” 15.000€; al gradino più basso del podio sono stati assegnati 10.000€. Poco inferiori i premi percepiti dal miglior giovane, portatore della maglia bianca: al giovane ciclista (Thibaut Pinot, terzo della generale) per incitarlo a far meglio negli anni a venire, sono stati corrisposti 20.000€ per la vittoria finale; 15.000€ a Bardet, secondo della speciale classifica, e 10.000€ al terzo. Il vincitore della Maglia Rossa (classifica punti) al Giro ha conquistato quest’anno 10.000€, mentre al secondo e al terzo classificato sono andati 8.000 euro e 6.000 euro. Di molto inferiore, rispetto al Tour, è stato il premio per la Maglia Azzurra del leader degli scalatori: soli 5000 euro sono andati al vincitore Arredondo, 4.000 euro al secondo e 3.000 al terzo classificato. Invece, in controtendenza, ben 10.000€ sono stati dati alla Maglia Bianca (sempre Nairo Quintana). 
Al Tour de France, per quanto riguarda la classifica a squadre, un ricco premio di 50.000€ è stato corrisposto al miglior team (la AG2R, squadra di Peraud, secondo della generale, e Bardet, sesto della generale), 30.000€ ai secondi e 20.000€ alla terza squadra classificata. In questo campo sono molto inferiori i premi corrisposti dal Giro, che ha assegnato alla squadra vincitrice soli 5.000€. Proviamo a fare un calcolo veloce: contando le vittorie di tappa (4), i secondi posti (1), i terzi posti (3), il secondo posto nella classifica della maglia a pois, il sesto nella classifica a punti, i giorni in maglia gialla (550 euro a giornata per ben 18 volte), e ovviamente la classifica generale, Nibali ha guadagnato coi soli premi circa 530mila. Davvero niente male! Se poi si considerano gli introiti legati ai diritti d’immagine, tra contratti pubblicitari e l’Astana che porterà l’ingaggio dello “Squalo” a 4 milioni di euro, la maglia gialla varrà a Nibali un ritorno economico di circa 5 milioni di euro. Per concludere questa disamina, la differenza in termini di cifre è manifesto dell’ampio scarto, in termine d’interesse, pubblico e richiamo globale, tra il Tour de France e il Giro. I premi della Grande Boucle sono molto più importanti, anche se bisogna dire che il Giro corrisponde un premio in denaro molto più elevato per i vincitori delle singole tappe. Oltre alla gloria eterna, Nibali ha insomma portato a casa anche un po’ di gloria pecuniaria.
La Grande Boucle, finita in apoteosi per i colori azzurri domenica scorsa sugli Champs Elysées, ha dato il suo verdetto: Vincenzo Nibali, Nibalì per i francesi, è il nuovo “Roi” del Tour.
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Marcel Vulpis

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