Serie A - Serie B

Dan Meis: lo stadio dell’AS Roma e la iperbole infelice sul Vaticano


Nella puntata di sabato scorso di “Codice Rosso/Lo stato del Calcio”, andato in onda su SkySport1HD si è parlato dello stato dell’arte degli stadi italiani. Tra i diversi intervistati l’architetto Dan Meis:

“Ormai avere un impianto di proprietà è diventato imprescindibile. Uno stadio moderno è un’esperienza multiforme che ha la capacita di produrre ricavi enormi. Senza voler a tutti i costi commercializzare la vita del tifoso, quegli incassi sono fondamentali per la vita dei club. Nessun’altra struttura è così trasversale come uno stadio. Ci vanno tutti gli abitanti di una città. Stadio della Roma? Il nostro obiettivo è aprirlo nel 2017, anche se capisco che la gente possa pensare sia difficile. ma se distruggessero il Vaticano in un mese lo ricostruirebbero, ne sono sicuro. E noi riusciremo a fare lo stadio”. Anche Pjanic è interveuto durante lo speciale di Sky : “Per noi sarebbe fondamentale incontrare avversari importanti in uno stadio bello. Specialmente in Champions”. Queste invece le parole di James Pallotta che ha rilasciato un breve commento: “Roma ha una delle tifoserie piu appassionate del mondo. Era fondamentale dare alla gente la possibilita di avere una propria casa”. 

Farà discutere la metafora/iperbole infelice di Dan Meis sul Vaticano: ma se distruggessero il Vaticano in un mese lo ricostruirebbero. 

Una battuta che forse sarebbe stato meglio non proferire, visti i tempi e la difficile situazione politica internazionale. E’ chiaro che Dan Meis voleva solamente usare una iperbole per commentare le lungaggini del mercato italiano edile. Detto questo però sarebbe stata meglio evitarla. 

Previous post

Armani veste i campioni del Bayern Monaco

Next post

Gamedayplus è l'esclusivo show YouTube di adidas

Marcel Vulpis

Marcel Vulpis

No Comment

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *