Coni: novita’ in arrivo sul terreno della lotta al doping sportivo

La notizia, diffusa su alcuni giornali, anticipava che la direzione di questo “ente di controllo” venisse affidata alla dottoressa Roberta Pacifici, dirigente dell’Istituto Superiore di Sanità, componente della CVD (vigilanza sul doping) , direttore dell’Osservatorio su fumo, alcool e droga, autrice o coautrice di 5° pubblicazioni di valore scientifiche, tra cui uno studio su “Ormone della crescita umano” del 2008. Altri applausi.

Lo stesso “ente di controllo” si sarebbe potuto avvalere del contributo del maggiore esperto della lotta al doping, il professor Sandro Donati, che però non avrebbe (ancora?) accettato l’offerta. Ancora applausi a Malagò.

Tutto a posto e niente in ordine, perché queste anticipazioni, uscite dal palazzo del CONI, apparentemente sembrano a favore della lotta al doping. Ma a una lettura non superficiale si possono rivelare al contrario: di ostacolo all’antidoping. Fischi nei confronti di chi ha bruciato la notizia.

Perché in questa delicata materia basta un nonnulla per andare a sbattere contro i muri. Per esempio, non sappiamo e non è circolato l’accordo del CONI con la ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Un accordo che andava cercato chiavi in mano. Cioè con tutti i nomi nelle caselle dell’organigramma dei controlli antidoping. 

Perché questi dubbi? Per il semplice fatto che chi non ama la lotta al doping è sempre pronto a boicottare, ad esempio, facendo pressioni politiche per inserire questo o bocciare quello da inserire far i controllori. Non è fantascienza, è realtà.

Quindi al tirar delle somme se il CONI di Malagò vuole veramente fare una lotta più serrata al doping, a cominciare dai controlli a sorpresa (determinanti), non più alla “moda Schwazer, cominci in gran segreto (se possibile) e celermente a mettere a mettere assieme la squadra, con tanto di consenso ministeriale, e poi si accendano i riflettori.

Altrimenti c’è il rischio che alle chiacchiere seguano solo altre chiacchere. E come diceva uno scomparso e astuto politico: “A pensare male si fa peccato ma si azzecca”.

(Tempi Supplementari di Gianni Bondini) Due giorni fa è circolata la notizia che il presidente Giovanni Malagò stia organizzando armi e bagagli il trasferimento dell’esecuzione dei controlli  antidoping (soprattutto di quelli a sorpresa) a un “ente terzo” rispetto al CONI. Applausi!

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