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Melai a tutela dell’hockey su prato padovano

Ecco il messaggio di Sergio Melai:


“In qualsiasi occasione sportiva,civica, politica e culturale, Ti prego di divulgare l’idea che gli impianti Cus “Luciano Merigliano” al Piovego in via Corrado, non possono essere cancellati neppure nel nobile intento di costruire un nuovo ospedale . Ti ricordo che i campi sportivi del Piovego sono stati realizzati con un contributo dello Stato e sono il risultato dell’impegno sportivo e morale di molte generazioni di atleti, tecnici e dirigenti che da circa 70 anni costruisco e costituiscono lo sport universitario patavino. Nessun padovano di qualsiasi orientamento politico può accettare che il Cus sia una semplice area di scambio urbanistico. Divulga questa idea e gli ideali sportivi nell’ambito dei quali io quale atleta e dirigente del CUS Padova sono cresciuto. Auspico una tua collaborazione per affermare che l’area del Cus in via Corrado non può essere spostata in altra zona della Città”.

Se Padova piange, di sicuro Roma non ride. Dove Roma sta per la sede del palazzo della Federhockey su prato. Da alcune settimane “commissariata”. 

L’hockey su prato, non solo patavino, infatti sta vivendo un momento molto particolare. Nell’ultime mese c’è stato il commissariamento della Federazione guidata dal dirigente catanese Di Mauro. La procura federale ha ricevuto, secondo quanto risulta a Sporteconomy, richieste di indagini su diversi aspetti (non solo a livello di regolamentazione interna e statutaria), anche perché tra fine anno ed inizio 2015 si andrà nuovamente al voto e c’è molta voglia di riscatto soprattutto da parte dello schieramento opposto attualmente coagulatosi sull’immagine di Sergio Mignardi, che ha raccolto alla prima esperienza elettorale un lusinghiero 43% e che punta, verosimilmente, a superare, nella prossima tornata, chi si candiderà sull’altro fronte. Buon senso vorrebbe che dopo il commissariamento Luca Di Mauro. quest’ultimo abbandonasse qualsiasi velleità di ritorno (il commissariamento non è mai una medaglia al merito, semmai il contrario – ci permettiamo di sottolineare), ma non sempre il buon senso vince nel nostro paese. 

Certamente il lavoro del commissario FIH è molto rigoroso ed è al vaglio una attenta analisi delle composizioni delle diverse società, per individuare, dove ne ricorressero gli elementi, la nullità di alcune di esse. Modifiche non solo regolamentari, ma anche sostanziali, visto che il quorum si abbasserebbe inesorabilmente e il new deal di Mignardi potrebbe diventare realtà rilanciando finalmente uno sport olimpico (di grande impatto televisivo), dalle grandi potenzialità inespresse (almeno fino ad adesso), che merita una grande espansione sull’intero territorio. 

Un sms inviato a 300 padovani che contano, come riporta il portale “HockeyLove.it”. Quelli che si chiamano stakeholders se non addirittura opinion leader. Sergio Melai, già membro Giunta Coni e presidente della Federhockey su prato si è affidato alla new tech per allertare la Padova che conta e decide sul pericolo dell’operazione Piovego. Un impianto storico dedicato anche all’hockey su prato locale (e non solo) che rischia di essere trasformato in ospedale pubblico.

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Marcel Vulpis

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