La Federcalcio russa in ritardo sui pagamenti al mister Fabio Capello
Il capo dell’Unione calcio, Nikolai Tolstikh,
rischia di essere sospeso per 3 anni e di pagare una multa di 50 mila rubli
(880 euro). Secondo lo stesso giornale, Fabio Capello percepisce circa 7
milioni di euro all’anno ed è senza
stipendio da giugno. E pochi giorni fa l’Unione calcistica
russa ha affermato che non ha soldi per pagare lo stipendio all’allenatore,
finito nel mirino della stampa, dei tifosi e del mondo politico per i troppi
risultati deludenti della sua squadra ai mondiali brasiliani e nelle
qualificazioni dei prossimi europei. Nonostante, il mancato pagamento dello
stipendio, Fabio Capello, si è posto importanti obiettivi per il
futuro. Per prima cosa, vuole creare una squadra competitiva per qualificarsi
prima ai prossimi Europei e dopo per disputare un buon mondiale nel 2018, con
prestazioni di alto livello. Ed è anche grazie all’inserimento
in rosa di giovani che vogliono raggiungere questi risultati. Da qui l’importanza,
secondo lo stesso Capello, di mescolare “gioventù” ed
esperienza.
Il servizio federale per il lavoro ha intimato all’Unione calcistica russa, dopo un’ispezione, di pagare entro un mese gli stipendi arretrati per oltre 181,5 miliardi di rubli (circa 3,2 milioni di euro) ad alcune persone non precisamente identificate, ma che secondo il quotidiano sportivo Sport Express, sono da attribuire all’allenatore della nazionale russa, Fabio Capello, e al suo braccio destro, Oreste Cinquini.
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