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Bogarelli spiega all’agenzia ANSA il futuro del calcio dopo l’accordo Infront-Dalian Wanda (1)

   “Non cambia nulla come struttura – puntualizza – Per Infront non ci sarà alcun impatto invasivo. Cambia però la prospettiva: prima avevamo un azionista finanziario, adesso ne avremo uno finanziario e strategico insieme”. Wang Jianlin, aggiunge Bogarelli, “entra con una prospettiva quinquennale, con la capacità di espandersi in Europa, con un know how diversificato rispetto alla tradizione europea, considerando che è un brand che nasce dal Real estate”. Un considerazione che potrebbe significare, in prospettiva, anche investimenti nel comparto degli stadi, più che mai carenti in Italia e che da qualche mese hanno avuto il via libero legislativo: “Potrebbe essere il volano extrasportivo – aggiunge Bogarelli – Noi ci occupiamo di tante cose e ovviamente vogliamo aiutare il calcio a crescere. In questo senso, cioè se parliamo di stadi, l’Italia è un paese che ha le potenzialità. L’esigenza in Italia esiste, adesso aspettiamo di vedere se possono esserci sviluppi”.

   Bogarelli dice di aver già conosciuto Wang Jianlin: “Sì, sono sei mesi che parliamo. Queste non sono operazioni che si fanno dall’oggi al domani. Abbiamo avuto diversi pour parler prima di chiudere il cerchio”, aggiunge il manager che fa sapere che resterà nel board della ‘nuova’ Infront targata cinese: “La nuova strategia sarà decisa dal management e dal board e sia io che Philippe (Blatter, fino ad oggi ‘ceo’ di Infront, ndr) continueremo a esserci. Saranno invece sostituiti i membri di Bridgepoint con i nuovi azionisti cinesi”.

   “Dopo questa operazione possiamo adesso pensare a progetti di più largo respiro – prosegue il manager milanese – Nonostante il calcio italiano abbia perso un pò di smalto, restiamo il secondo mercato europeo come capacità finanziaria e abbiamo la piccola presunzione di pensare che sia stato per merito nostro”. E anche le prospettive restano rosa: “Cresciamo al ritmo del 20% anno che in questo periodo di crisi ha del miracoloso – spiega Bogarelli – Dopo aver superato il miliardo di introiti di diritti tv, l’anno prossimo faremo un +20% a 1,2 miliardi, risultato della nostra capacità di creare business e di essere credibili”. Gestionalmente anche con la nuova proprietà non cambierà niente: “C’è solo un nuovo azionista cinese che prima stava a Londra – conclude Bogarelli – L’head quarter resta in Svizzera. Per Infront insomma non cambia una virgola, stessa azienda, stessi uffici, ma con potenzialità di crescita assa diverse”. (1/continua)

In una intervista-fiume all’agenzia stampa ANSA Marco Bogarelli (nella foto), presidente di Infront Italy e deus ex machina dell’accordo Infront Sports & Media-Dalian Wanda group ha spiegato il futuro del calcio italiano ed internazionale: “Per i tifosi italiani non cambierà nulla, ma cresceranno le prospettive di crescita del mercato italiano che potrà contare su una potenzialità che investiranno l’indotto, il capitolo stadi tanto per dirne uno”. Marco Bogarelli, presidente di Infront Italia, commenta così con l’Ansa il passaggio di proprietà della casa madre acquistata oggi dal colosso cinese Wanda del magnate Wang Jianlin per la cifra record di 1,05 miliardi.

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Marcel Vulpis

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