Masini (Assessore allo sport Comune di Roma) sul progetto dello stadio dell’AS Roma
SULLO STADIO DELLA ROMA – Entro il 2015 sarà posta la mia pietra?
“Noi facciamo quello che è possibile, si sta lavorando verso questa
direzione, tutti gli assessorati stanno lavorando in tal senso: il
Sindaco ha preso un impegno chiaro. Ricordiamo che il progetto è
sostenuto totalmente dai privati, si tratta di un’opportunità non solo
per la AS Roma, ma per Roma tutta”.
LE PROTESTE DEL COMITATO DI QUARTIERE DI TORRINO-DECIMA
“E’ un progetto importante in un quadrante di Roma importante. Più
condivisione c’è, meglio è per tutti. L’interlocuzione in questi mesi
c’è stata e continua ad esserci. E’ un’opportunità per la città, sia
per i posti di lavoro sia per la rivalutazione di quel quadrante che
avrà una serie importante di servizi tutti a carico del privato.
L’assessore Giovanni Caudo che è competente per delega sta ascoltando
giustamente i comitati per trovare la soluzione più idonea rispetto ad
un’opera che sarà molto importante per la Capitale”.
LE PAURE E PREOCCUPAZIONI DEI TIFOSI – La Regione può ribaltare la
decisione dell’Assemblea capitolina che ha riconosciuto il pubblico
interesse dello Stadio di Tor di Valle?
“Ci auguriamo di no. E’ un impianto che è a cuore non solo ai tifosi,
ma anche a livelli più grandi come appunto la Regione Lazio. Ora la
Regione deve esprimersi per le sue competenze, ma l’impegno è quello
di chiudere tutto in tempi stretti”.
I RISCHI IDROGEOLOGICI DI TOR DI VALLE – Immaginiamo che il lavoro sia
stato fatto con attenzione da questo punto di vista.
“Sulla vicenda del dissesto idrogeologico abbiamo lavorato tanto.
Durante il mio precedente incarico, quando avevo la delega alle
Periferie e Lavori Pubblici, c’è sempre stata, infatti, da parte
nostra un’attenzione particolare verso quel quadrante. Un’attenzione
certificata anche da una parte dei fondi destinata appunto a questo”.
LE LAMENTALE PER IL BUSINESS PARK– Siamo d’accordo sul fatto che i
metri cubi che saranno costruiti saranno consoni a quello che serve e
che non si vedrà il ‘Mostro’ di cemento?
“Giovanni Caudo che ha seguito e segue la vicenda è una garanzia. Il
lavoro sulla rigenerazione urbana che stiamo facendo non si bloccherà
davanti all’opportunità anche economica per qualcuno di realizzare lo
stadio. Come è sempre nelle cose di buon senso, il paletto sta nel
mezzo. Io non vedrei come il ‘Diavolo’ l’imprenditore che vuole
investire in Italia e a Roma. Anzi, ben vengano soprattutto per le
vicende culturali, artistiche ed architettoniche”.
I RITARDI – Sono fisiologici, tecnici o qualche problema sta sorgendo?
“Stiamo parlando di una infrastruttura non da poco…Non stiamo certo
costruendo un capannone in un angolo di Roma (sorrride, ndr). Stiamo
facendo qualcosa di importante che cambierà il volto della città anche
per quanto concerne la mobilità per andare e tornare dallo stadio. E’
quindi fisiologico che ci siano dei rallentamenti”.
CAMPO TESTACCIO – Come vi state muovendo per cercare di recuperare un
pezzo di storia di questa città e squadra?
“E’ tra le nostre priorità come quella dello stadio Flaminio e altri
impianti importanti per la città. Ma facciamo un pò di ordine dal
punto di vista amministrativo: a maggio ci sarà l’espressione del
Consiglio di Stato rispetto a tutta la vicenda pregressa. E’ una
questione che non riguarda solo quella che viene definita la buca di
Campo Testaccio ma anche gli edifici che esistono in quella zona. E’
una zona importante di Roma alla quale teniamo molto. Una volta che si
sono concluse le vicende che non ci riguardano, siamo pronti a fare un
bando pubblico per far rinascere quel luogo. Penso che a breve ci
saranno buone prospettive: nel frattempo stiamo parlando con i
comitati di quartiere”.
Di seguito le parole dell’assessore allo Sport e Scuola, Paolo Masini, sullo stadio della AS Roma, intervenuto sulle frequenze di ‘TeleRadioStereo 92.7’:
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