Editoriale – Il nuovo calcio di Barbara Berlusconi e Milly Moratti
Editoriale – Il nuovo calcio di Barbara Berlusconi e Milly Moratti
Milano regala gli ultimi esempi di una anomala trasformazione, impensabile se non altro per le abitudini italiane: il Milan ragiona sul prossimo, probabile addio di Adriano Galliani, già dirigente del Monza nel 1984 e poi i vari ruoli ricoperti nel Milan dall’86 a oggi. Troppo scomoda la vicinanza con Barbara Berlusconi, nome imponente, un presente nel Consiglio del club rossonero e due anni di fidanzamento con l’ex stella Pato. Sembra un confronto impari al solo pensiero che nel calcio serve usare più la sciabola che il fioretto, ma la decisione è stata già presa. Garanzie per il futuro? Da verificare, esattamente come quelle di Milly Moratti, moglie dell’ormai ex presidente Massimo. La signora dell’Inter football club è da tempo il direttore artistico, ruolo misterioso e praticamente sconosciuto da chi prende a calci un pallone. Funzione che non ricopriva neanche Lady Renata Fraizzoli, coniuge di Ivanoe, presidente storico e persona per bene. Fu lei a consigliare lo scambio col Cagliari (Boninsegna a Milano, Domenghini e Gori in Sardegna) a fine anni Sessanta.
Oggi una figura come la sua potrebbe essere Giuliana Linda Pozzo, consorte del patron dell’Udinese esattamente come lo è stata la ‘siora’ Valeria Cecchi Gori, madre di Vittorio. Alla gentildama della viola toscana venne dedicato uno striscione in curva Fiesole: ‘Valeria sculaccialo’, nitida istantanea d’un pezzo di storia del club gigliato.
Rosella Sensi che ha ereditato l’As Roma dal padre Franco fu la prima presidentessa di serie A, ma non vanno dimenticate l’antesignana Giusy Achilli, numero uno del Pavia e Fausta Bergamotto, regina del Castel di Sangro che tentò anche la scalata alla presidenza di Lega Pro. In serie B è andato in scena il primo derby fra presidentesse, il Latina di Paola Cavicchi ha pareggiato con la rivelazione Virtus Lanciano, presieduta dalla trentenne Valentina Maio, figlia del patron Franco e moglie di un suo… ‘dipendente’, il fantasista Manuel Turchi. Fra i cadetti c’è anche la vice-presidentessa del Siena, Valentina Mezzaroma. Finirà con un A.A.A. Cercasi presidentessa? Così è il nuovo calcio, se vi pare.
(di Massimiliano Morelli/Avvenire) – Cancellate il passato d’un football dove non c’era lasciapassare per le donne, adesso è talmente rovesciato questo mondo-pallone che lo scettro rischia di passar di mano con la stessa velocità della consegna del testimone fra staffettisti.
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