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F.1: giro d’affari da 4 miliardi di sterline e 300 sponsor coinvolti

La Formula Uno continua a crescere, nonostante la crisi economica, che ha colpito molti paesi europei ed extra-europei in questi ultimi anni. Il volume di denaro prodotto dal Circus F.1 nell’ultimo triennio è stato superiore ai 5 miliardi di sterline, con un guadagno operativo stimato, in questa ultima stagione, in 290 milioni di sterline. Investire nella F.1 per gli sponsor è un’opportunità unica di popolarità, soprattutto se si vince. E’ il caso della Red Bull, che, secondo una ricerca condotta dal quotidiano inglese “The Telegraph”, ha raddoppiato i suoi ricavi mondiali negli ultimi due lustri (ben 11 anni) in cui ha deciso di investire sulle monoposto: da 1,58 miliardi a 3,56 miliardi di sterline.
Infiniti, marca sponsor della Red Bull racing F.1 da quando è legata alla scuderia austriaca ha più che quadruplicato le vendite. Nel 2014 la marca della “famiglia” Nissan ha venduto più di 103 mila nuove autovetture. Anche i servizi finanziari hanno intuito le potenzialità legate all’abbinamento con i valori e l’immagine della Formula One.

HSBC colosso bancario a livello internazionale, con forti interessi in Asia non a caso sponsorizza lo Shanghai Grand Prix spende 11,5 milioni di sterline. Più in generale, ogni anno almeno 525 milioni di contatti tv unici cercano il prodotto della F.1 e il fatturato stimato è in area 4 miliardi di dollari. Per finire impiega circa 50 mila persone in più di 30 paesi.
Complessivamente il network della Formula Uno intercetta sul mercato più di 300 marche per un totale di investimenti annui pari alla cifra del miliardo di sterline.

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Redazione

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