Il sindaco Ignazio Marino “sfida” dai Caraibi i Casamonica
Il funerale del massimo esponente della famiglia Casamonica (il patron Vittorio Casamonica), ieri, a Roma (al Tiburtino), ha scatenato una ridda di reazioni politica. La prima e la più importante è quella del primo cittadino di Roma Capitale, l’ex senatore PD, Ignazio Marino (attualmente in vacanza ai Caraibi).
“Dopo gli arresti della procura di Roma è stato un funerale a svelare al mondo il contesto criminale nel quale la mia amministrazione si è trovata, sin dall’inizio, ad operare”. “Ieri i vivi hanno parlato con il corpo di un morto, quello di Vittorio Casamonica. Nessuno vuole negare una silenziosa pietà umana, proprio nell’anno del Giubileo straordinario della misericordia ma, come bene ha detto don Luigi Ciotti, non possiamo permettere che il rito religioso sia strumentalizzato”. “Per parlare a chi? Non certo alle nostre coscienze. A chi allora?”, aggiunge Marino. “In primo luogo alla politica e alle sue istituzioni democratiche”. “A due mesi dall’inizio del maxiprocesso su Mafia Capitale del 5 novembre 2015 (all’interno dell’aula bunker di Rebibbia, ndr) per la criminalità organizzata che negli anni passati ha infiltrato la capitale d’Italia si usa una carrozza, trainata da cavalli, per trasportare una bara e per dire forse che si accetta la sfida?“
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