ManCity in “salsa” cinese. Nel capitale del club CMC
Co-leader provvisorio di classifica in Barclays Premier League (insieme alla “sorpresa” Leicester), il Manchester City, festeggia la vetta del campionato con una notizia che rischia di modificare i futuri assetti societari del club.
Il consorzio China Media Capital (più comunemente conosciuto con la sigla CMC) si è impegnato a rilevare il 13% del capitale del club per una cifra vicina ai 380 milioni di euro (400 mln di dollari). Praticamente una cifra molto vicina a quella pagata dallo sceicco Mansour per acquistare nel 2008 il club britannico. Attualmente il ManCity è l’asset primario del CFG, di cui fanno parte anche realtà calcistiche in Australia, Usa e Giappone.
Questo porterebbe a valutare il 100% del ManCity (sotto il controllo della holding City Football Group) in oltre 3.1 miliardi di euro. Una cifra mai vista per una società di calcio di profilo internazionale (la prima società ad aver superato, circa 18 mesi fa, la valutazione di un miliardo di euro, era stata la rivale diretta del ManUtd). Una trattativa tra il club britannico e il colosso cinese durata ben 6 mesi (la conclusione di questo accordo sarà soggetta all’approvazione di alcune autorità di controllo). La firma del preliminare segue tra l’altro la visita del presidente della Repubblica popolare di Cina, Xi Jinping, avvenuta nello scorso mese di ottobre nel Regno Unito.
Sul sito del City si legge: “L’accordo di partnership punta alla crescita del brand City in Cina”.
Il consorzio asiatico è pronto a versare circa 400 milioni di dollari nella casse del club. Questa operazione servirà a CMC per crescere ulteriormente come leader nel mercato della comunicazione, in quanto già detentore dei diritti televisivi della Chinese Super League (l’equivalente della serie A italiana) e dei team della China Football Association (CFA), la Federcalcio cinese.
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