E’ partita, questa mattina, la grancassa del “NO”, contro il progetto di Roma host-city olimpica nel 2024. Una campagna contro appoggiata dal parlamentare Stefano Fassina (Sinistra Italiana) e dal consigliere comunale uscente Riccardo Magi (Radicali), con tanto di petizione online, pagina Facebook e sito-vetrina.
La scusa è la richiesta di un Referendum, con tanto di dati economici che dimostrerebbero un possibile disastro in caso di assegnazione dei Giochi estivi del 2024 da parte del CIO. Numeri totalmente decontestualizzati, senza neppure attendere la chiusura del dossier da parte del management di Roma2024. Un attacco aprioristico al progetto, condito di populismo e demagogia.
Un’operazione creata ad arte, perché entrambi sono “casualmente” in corsa per una poltrona alle prossime comunali del 12 giugno 2016. Fassina infatti corre per il ruolo di sindaco, Magi per la conferma a consigliere comunale.
Come Scelta Civica lanciamo la sfida sul piano del confronto, in una riunione pubblica a Roma, anche in tempi brevi.
Prima di parlare di Referendum confrontiamoci sui numeri e non attacchiamo solo per guadagnare colonne e/o scampoli di notorietà sui giornali.
Non ci risulta come sottolinea Magi sul sito ReferendumRoma2024.it, che Roma2024 sia un comitato con un “decisissimo dall’alto”. Siamo ancora alle battute iniziali e lo dimostra l’arrivo, nelle ultime settimane, di una serie di nuove figure professionali. Ci aspettiamo da parte di Fassina e Magi un confronto più professionale, piuttosto che un attacco politico a prescindere solo per sfruttarne la naturale pubblicità dell’operazione.
Come Scelta Civica confermiamo il nostro appoggio all’iniziativa Roma2024, al CONI del presidente Giovanni Malagò e al Governo Renzi (di cui facciamo parte), che, per primo, ha creduto in questo sogno olimpico. – lo dichiara Marcel Vulpis responsabile nazionale dello “Sport” per il partito Scelta Civica.