Locri scende in campo nel segno dello sport
Nessun corteo, ma centinaia di campi di gioco sparsi per il comune di Locri, per testimoniare la volontà di opporsi alle minacce. Piazza dei Martiri si è trasformata per una mattinata nel Villaggio del CSI. Un “no” alla paura fortemente voluto dal Centro Sportivo Italiano, con a capo il suo presidente nazionale, Massimo Achini, presente alla mattinata assieme ad oltre 500 bambini.
A riaffermare il primato dello sport, anche di fronte alle minacce, le calciatrici dello Sporting Locri: proprio dalla notizia del possibile ritiro della squadra di calcio a 5 femminile reggina, vicecampione nazionale Csi, è partito un naturale passaparola, che ha fatto convogliare nella punta dello Stivale sportivi da tutta la Calabria dal Mezzogiorno e anche da altre zone d ’ Italia.
Accanto allo Sporting Locri tante le esperienze di “ Sport Sociale ” presenti: dalla Scuola Calcio Etica e Libera “ Don Milani ” di Gioiosa Ionica all ’ Aspi Padre Monti di Polistena, che due stagioni fa, anch’essa fu ad un passo dal ritiro da un campionato giovanile per via di atti violenti al suo danni. Fino a giungere alla “Reggio a Colori” , formazione sperimentale con 20 ragazzi di 11 nazionalit à diverse, profughi da pochi mesi in Italia. Storie e testimonianze di una cultura sportiva che si fondono con la piazza ed il territorio per testimoniare che lo Sport non pu ò essere mai chiuso per violenza o atti di criminalit à organizzata.
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