Giachetti parla dello stadio della AS Roma prima del “silenzio” elettorale
Ancora poche ore prima del silenzio elettorale, in attesa di andare a votare domenica 19 giugno per il ballottaggio delle amministrative italiane (tra i comuni al voto città importanti come Roma, Napoli, Torino, Bologna, Milano e Trieste).
Il candidato del centrosinistra a Roma, Roberto Giachetti, prima di fermarsi sui social ha postato alcune sue riflessioni sul tema del progetto dello stadio della AS Roma (a Tor di Valle nel IX municipio di Roma Capitale), sottolineando come sia a favore dello sport e dello sviluppo economico della città (a differenza dell’avversaria pentastellata Virginia Raggi).
dalla pagina Facebook di Roberto Giachetti: “Il progetto dello stadio della Roma non riguarderà solo i tifosi o gli amanti del calcio, ma coinvolgerà tutti i cittadini romani, sopratutto quelli che risiedono o lavorano nella zona di Tor di Valle. Questo progetto prevede infatti la bonifica dell’area, la creazione di un parco naturale grande quanto villa Borghese e completamente video-sorvegliato e più di 400 milioni di investimenti per l’urbanizzazione della zona. Tutto a carico dei privati. Roma deve tornare ad attirare investimenti privati, non deve respingerli come si è fatto per troppi anni.
Ogni investimento, sia esso pubblico o privato, dovrà avvenire secondo criteri di legalità e sicurezza.
Domenica sarete chiamati a scegliere anche su questo: Virginia Raggi evidentemente dice no agli investimenti privati, io dico sì. E voi?
Certo, sono un tifoso sfegatato, ma questo c’entra poco, stavolta. Il nuovo stadio della Roma vuol dire investimenti privati per migliorare trasporti e tempo libero, e vuol dire anche finalmente un calcio sicuro, a misura di famiglia, come negli stadi inglesi. Non parliamo soltanto di un’operazione di alta qualità architettonica e di un investimento totalmente realizzato con risorse private. Parliamo di oltre 400 milioni di euro per opere che riguardano tutti i romani, non solo i romanisti. Grazie allo stadio della Roma avremo il prolungamento della metro B fIno a Tor di Valle, il tanto atteso congiungimento tra l’Ostiense e la via del Mare, l’altrettanto fondamentale collegamento tra la via del Mare e la Roma Fiumicino, il ponte sul Tevere, la messa in sicurezza del fosso di Vallerano e un parco pubblico di 34 ettari (per capirci grande come la metá di Villa Borghese). Se si rispettano i paletti di sicurezza e legalità, è un ottimo affare per la città. A tutto questo Raggi dice NO, io dico SÌ.”
Sempre nella giornata di ieri sul filo del “silenzio elettorale” Carla Ruocco deputata M5S ha pubblicato un suo pensiero su Facebook sul tema dello sport a Roma, in chiave olimpica riprendendo un video del giornalista Sergio Rizzo dal titolo “Cose dell’Altro Mondo”: di seguito il testo integrale del posto della Ruocco.
OLIMPIADI A ROMA: L’EREDITA’ DEI MONDIALI NUOTO DEL 2009
I mondiali di nuoto del 2009 hanno lasciato in eredità, non solo ai romani, ma a tutti gli italiani, opere faraoniche mai terminate, mal progettate e pericolanti per centinaia di milioni di euro.
Giachetti incapace di dare ascolto e presentare soluzioni al dissesto urbano, civile e amministrativo della città, i veri problemi quotidiani di ogni romano, ha le Olimpiadi come unica proposta per Roma, una ricca torta da spartire tra i soliti palazzinari che da anni impongono il loro volere ai politici di turno.
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