Roma: L’assessore in pectore allo Sport Lo Cicero parte con il piede sbagliato
(di Marcel Vulpis) – Sarà stato un bravissimo pilone (sinistro) azzurro e un campione di rugby anche di livello internazionale (primo atleta italiano ad essere selezionato nella squadra dei “Barbarians“), ma come politico è tutto da scoprire. Andrea Lo Cicero conosciuto dagli addetti ai lavori come “Il Barone”, è da qualche giorno l’assessore “in pectore” allo Sport del Movimento Cinque Stelle, che hanno conquistato con il 65 per cento dei consensi la nuova consiliatura capitolina, portando in Aula Giulio Cesare la neo sindaca Virginia Raggi.
Certamente a leggere tra le righe il passato/presente del “Barone” qualche dubbio sul suo standing (nelle vesti di politico) per l’Aula Giulio Cesare nasce.
Nel 2007 in un libro-autobiografia (collana “Le Boe”) scritto dal giornalista de La7 Paolo Cecinelli, dal titolo “Il Barone“, sulla vita del campione azzurro (è ormai fuori catalogo ma è rintracciabile su Amazon), lo stesso Lo Cicero fa notare come il rugby moderno non sia più quello di un tempo.
Lasciandosi andare ad una battuta un tantino offensiva (fa capire che la palla ovale si sta trasformando in uno sport con protezioni da “frocetti”) per il mondo omosessuale. Non il massimo per chi, presumibilmente, dovrebbe occuparsi di politiche giovanili e tutelare/far rispettare qualsiasi orientamento sessuale diverso, per esempio, da quello “etero”.
Sulla questione Lo Cicero, nelle ultime ore, si è scusato facendo notare che per lui è un termine gergale, usato come intercalare. Come se dare del “frocio” ad un mondo diverso da quello della eterosessualità sia poi qualcosa di banale o peggio ancora di generico.
Vladimir Luxuria, già parlamentare nella precedente legislatura, ha stigmatizzato questi comportamenti facendo notare che un assessore allo Sport di Roma Capitale si deve presentare come persona inclusiva e non tendente all’esclusione soprattutto in ambito sessuale.
Che Lo Cicero si consideri il simbolo del “machismo” rugbistico si percepisce già da alcuni passaggi del libro della Dalai editore, dove appunto fa notare che l’amore per questo sport lo ha portato a giocare, sempre e comunque, nonostante una serie interminabile di infortuni, come sei dita rotte, quattro costole fratturate, varie distorsioni alle gambe, eccetera, eccetera.
Non pago delle sue dichiarazioni, Lo Cicero un’altra bravata l’avrebbe fatta, di recente, entrando a “contatto” con una giornalista de La7 (del programma “L’Aria che Tira” condotto da Myrta Merlino).
L’inviata Eloisa Covelli l’ha denunciato ai Carabinieri; il rugbista smentisce alcuna forma di violenza postando su Facebook un video proprio su questa storia. Una cosa appare chiara anche nel video prodotto dall’ex azzurro: la macchina della giornalista appare palesemente bloccata dal SUV dell’assessore in pectore M5S, a pochi metri dalla tenuta agricola di Nepi (in provincia di Viterbo).
Mentre l’ex pilone dell’Italrugby attende la chiamata della neo sindaca Raggi, è di queste ore il lancio della seconda edizione su Sky del programma “Giardini da Incubo“.
Lo Cicero appare, quindi, come un personaggio poliedrico ma anche un po’ bordeline per certe sue dichiarazioni. C’è da chiedersi se tra un’ospitata o uno shooting pubblicitario (è anche testimonial della Banca Credito Cooperativo di Roma), con tanto di immagine con i baffi in primo piano sugli sportelli bancomat dell’istituto capitolino, abbia anche il tempo di svolgere nel modo migliore l’importante ruolo di assessore allo Sport e alle Politiche Sportive.
Roma ha “urgenza” di avere un politico moderno a tempo pieno, che sappia rilanciare lo sport in tutti i suoi aspetti (sociale, pratica di base, nuovi rapporti scuola-sport, impiantistica, sport dilettantistico e professionistico, formazione). Caratteristica, quest’ultima, che non ci sembra abbia proprio nelle “corde” Andrea Lo Cicero, pur nel rispetto della sua storia sportiva e dell’impegno politico a sostegno del M5S.
Capitolo “Roma2024”: Che la sindaca Raggi non voglia sentire parlare di Olimpiadi a Roma nel 2024 è cosa nota anche ai sampietrini. Stride invece il posizionamento pro Roma2024 di Lo Cicero (appoggio pubblicato con tanto di video sul portale del comitato di candidatura olimpica). Cosa farà alla fine quindi il “Barone”? Ascolterà il cuore e la sua passione (indiscussa per lo sport) o chinerà la testa davanti alle decisioni della Raggi e del “direttorio” M5S? Non c’è bisogno di essere maghi per intuire che Lo Cicero sarà il primo assessore della giunta Raggi ad avere qualche problema nei prossimi mesi. C’è da ricordare che gli assessori in politica sono “nominati” dal sindaco di turno e legati esclusivamente da rapporti fiduciari. Se ciò si rompe l’assessore torna a casa in un secondo netto. Cosa che prevediamo nel presente/futuro del prossimo assessore allo sport di Roma Capitale.
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