Raqqa: l’ISIS decapita 4 calciatori accusati di spionaggio
Il calcio è considerato anti-islamico nel Califfato, imposto con la forza in alcune aree della Siria e Libia. A Raqqa (Siria), ancora una volta sono stati violati i diritti umani basilari: decapitati con la “scusa” dello spionaggio 4 giovani atleti che giocavano nella locale squadra di calcio. Lo sport come il calcio è vietato nel Daesh.
E’ toccato a quattro calciatori della squadra siriana Al-Shabab: Osama Abu Kuwait, Ihsan Al Shuwaikh, Nehad Al Hussein e Ahmed Ahawakh, vittime di questa follia religiosa, sono stati decapitati pubblicamente, come riporta il Daily Mail, di fronte ad una folla composta da numerosi bambini. Un nuovo atto di barbaria nel segno dell’ISIS.
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