SSC Napoli, caro De Laurentiis va bene gli sponsor di maglia ma forse così è troppo
Gentile Presidente De Laurentiis,
cogliamo l’occasione della recente vittoria degli Azzurri contro il Milan (che i tifosi non inizino quindi a contestarci com’è capitato pochi giorni fa per un altro editoriale che aveva per oggetto la AS Roma) per congratularci con lei e la squadra per l’ottimo inizio campionato. Vorremmo però approfittare del suo tempo per puntualizzare le scelte in tema di marchi commerciali sulla maglia del Napoli, una maglia gloriosa che ieri però somigliava molto ad un vero e proprio “cartellone pubblicitario”.
Il Napoli calcio ha una grande tradizione calcistica e anche se oggi le regole consentono tre sponsor di maglia (con la novità del retro sponsor), la nostra domanda è se davvero il suo Napoli ( dei suoi tifosi e di tutti gli italiani essendo una squadra che rappresenta l’Italia nel mondo) ha davvero bisogno di esporre tre marchi commerciali sulle proprie divise.
Lasciamo stare i maligni che parlano di maglia “volantino di supermercato” (dati il numero di marchi presenti), ma non si rischia in questo modo di “mortificare” una maglia così importante? Davvero il Napoli ha bisogno di vendere tutti questi spazi, oggi occupati da pasta Garofalo, Lete e Kimbo (nuovo retro sponsor), per far quadrare i propri conti?
Per quanto noi possiamo vedere non esiste top club europeo che abbia fatto la scelta del Napoli calcio, senza dimenticare l’antiquata riluttanza del Barcellona ad aprire ad uno sponsor commerciale fino a pochi anni fa.
Saremmo felici di conoscere la logica che ha portato Lei, Presidente De Laurentiis, e la società, ad optare per una scelta del genere e siamo pronti ovviamente ad ospitare una sua replica.
Cordialmente,
Massimo Lucchese – Condirettore Sporteconomy.it
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