Vulpis (Sporteconomy): I diritti tv del calcio italiano sono più che pagati bene, concentriamoci sugli stadi
Marcel Vulpis, direttore di Sport Economy, è intervenuto ieri a Radio Bruno Toscana con in studio il conduttore Stefano Rossi: “Nella sessione estiva il bilancio di un club può cambiare volto. Per quanto riguarda l’ACF Fiorentina lo abbiamo visto nel 2015 con la cessione di Cuadrado al Chelsea (quest’anno rientro in Italia alla “corte” della Juventus). Oggi fare calcio è difficile anche per imprenditori bravi (come Diego Della Valle, nda) in altri settori diversi dal calcio. Il fatturato della Fiorentina è cresciuto (da 94 a 131 milioni di euro in un solo anno) anche grazie alle plusvalenze. Sul tema dei diritti tv voglio essere chiaro: nessuna società di serie a, nemmeno la Juventus FC, potrebbe fare a meno dei ricavi da diritti tv. Chiedo a Cognigni (presidente del club viola): …Se fosse lei a vendere i diritti tv, li venderebbe a di più rispetto a quanto fa Infront? Io non credo. La torta dei diritti tv è strapagata. Se ci fosse un fronte unico tra le società, Infront riuscirebbe a vendere molto di più di adesso (soprattutto all’estero). Le società devono ringraziare Infront per il lavoro di advisor che fa al fianco della Lega calcio…I diritti tv del campionato sono più che pagati bene, adesso i presidenti si concentrino piuttosto su altre aree di ricavo: stadi, sponsorizzazioni e merchandising/licensing”.
Sui temi del marketing e delle sponsorship viola: “La Fiorentina deve lavorare nel futuro per migliorare il proprio brand-positioning. Perfetto l’abbinamento con Folletto, marchio di profilo internazionale, ma se penso alla storia alla cultura, all’immagine di questo territorio, credo che il club viola potrebbe intercettare un giorno, per la sponsorizzazione della divisa da gara, un brand per esempio del comparto “luxury”. Lo vedrei perfetto per questo club anche per la presenza e per gli interessi imprenditoriali del suo patron”.
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