Diritti UK Champions League-Europa League 2018-2021 a BT: operazione da 455 milioni a stagione
Non lascia, la British Telecom (BT) raddoppia. Dopo il triennio 2015-2018, l’operatore inglese ha trovato l’accordo con la Uefa per l’acquisto dei diritti tv in esclusiva per il Regno Unito delle edizioni di Champions League ed Europa League del triennio 2018-2021 sulla base di 1,36 miliardi di euro.
Un grande colpo per la British Telecom che, con un’operazione totale da 1,18 miliardi di sterline, ben 394 milioni di sterline a stagione, cioè 455 milioni di euro l’anno, si è assicurata la trasmissione del piatto più gustoso del calcio internazionale, investendo circa il 31% in più rispetto al triennio scorso, quando investì 897 milioni di sterline, circa 1 miliardo di euro, ben 299 milioni di sterline a stagione, quasi 350 milioni di euro l’anno.
La British Telecom ha avuto la meglio di Sky UK e Independent Television (ITV), sicuramente i maggiori concorrenti nel mercato della pay tv nel Regno Unito, che avevano precedentemente trasmesso la Champions League e l’Europa League dal 1992 al 2014 in condivisione.
La British Telecom ha debuttato nel mondo della telematica sportiva solo nel 2013 con un investimento di oltre un miliardo in tre anni per lo sviluppo di broadcasting, quali BT Sport 1 e 2 e ESPN, ma sin da subito ha trovato credito superato velocemente quota 3 milioni di utenti attivi. Sicuramente, un colpo importante per il più grande operatore telefonico del Regno Unito e in Europa e come fornitore di Internet a banda larga, tra i più grandi al mondo.
Si ricorda che, a partire dal 2018, la Champions League avrà un nuovo format con quattro squadre partecipanti per le quattro leghe europee più importanti (Inghilterra, Germania, Spagna e Italia). Il nuovo calendario programmerà e suddividerà le partite in due fasce orarie, alle 19 e alle 21, che, secondo le previsioni della Uefa, dovrebbe portare ad un aumento della cessione dei diritti tv pari al 28%. (ha collaborato Benito Letizia)
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