La Lega Serie A investe sul Benessere Digitale e sui giovani
Si è tenuto questa mattina presso l’Istituto Comprensivo Compagni Carducci di Firenze il primo di una serie d’incontri dedicati al “Benessere Digitale”, organizzato da Lega Serie A in collaborazione con il MIUR, per sensibilizzare i giovani alla prevenzione della dipendenza dal Web. Lo sport può davvero essere un mezzo per poter vivere in modo più consapevole i social ed il rapporto con le nuove tecnologie: per questo la Lega Serie A prosegue una sfida “educativa” intrapresa da qualche anno al fianco di TIM, promotore di un percorso dedicato proprio al “Benessere Digitale”.
Questa mattina, dopo i saluti di benvenuto da parte di Lucia Bacci, Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo Compagni Carducci e Laura Scoppetta, Dirigente dell’Ufficio III USR Toscana, sono intervenuti:
Gabriele Toccafondi, Sottosegretario di stato del MIUR: “La scuola è il luogo della crescita, dove si diventa uomini, questo percorso ha bisogno della collaborazione di tutte le realtà che ci possono sostenere. Oggi con l’aiuto della Lega Serie A, di Dexter, del Professor Tonioni e dei rappresentanti dell’ACF Fiorentina, stiamo facendo educazione. Tutti questi soggetti, insieme alla scuola, hanno la forza e la capacità di spiegare e far capire ai ragazzi che la tecnologica è uno strumento fantastico m che va utilizzato in maniera adeguata”.
Marco Brunelli, Direttore Generale Lega Serie A: “La Lega Serie A entra molto in contatto con i ragazzi perché sono tifosi appassionati e si riconoscono spesso in calciatori ed allenatori, per cui sentiamo una grande responsabilità nei loro confronti. Le nuove tecnologie hanno un grande potere di favorire le relazioni tra le persone, aiutano a vivere meglio e sono fondamentali per far crescere i giovani, purché vengano utilizzate con criterio. Possiamo coinvolgere i nostri cari o avere accesso a tante informazioni, ma bisogna sempre distinguerli dalla vita reale”.
Federico Tonioni, responsabile del primo ambulatorio italiano per la dipendenza da internet presso il Policlinico Gemelli di Roma: “Internet da molte più informazioni ai ragazzi e non necessariamente essi corrono più rischi di prima in quanto sono fruitori più attivi e critici, con un diverso modo di apprendere fatto di immagini. Ho molta fiducia nei giovani, sono un pubblico sorridente che si fida dell’interlocutore. Lo sport è un valido aiuto a contrastare fenomeni come l’iper-connettività in quanto rappresenta la forma principale di riappropriazione della propria fisicità. Bisogna prima educare i genitori all’ascolto dei propri figli, senza mediazioni tecnologiche, perché i ragazzi assorbono i comportamenti”.
A portare la loro esperienza invece sono stati:
Luca Denaro, in arte “Il Vostro Caro Dexter”, tra gli youtuber italiani più visualizzati con oltre 2 milioni di iscritti: “Il web offre molte notizie, purtroppo anche false, ma quando ci si trova di fronte ad esse sono proprio i ragazzi ad accorgersene subito, piuttosto che i loro genitori. Internet è un mezzo valido di condivisione delle emozioni e lo sport, fatto di passione, divertimento e socializzazione, offre l’opportunità di farne un uso consapevole. Noi “creator” abbiamo una grossa responsabilità nei confronti di chi ci segue perché dobbiamo essere portatori di messaggi positivi. Mi emoziono quando penso al percorso che ho fatto da quando ho aperto il mio canale Youtube perché c’è dietro tanto sacrificio, per cui invito tutti a inseguire sempre i propri sogni senza lasciarsi abbattere dalle difficoltà”.
Giancarlo Antognoni dell’ACF Fiorentina: “Sono un personaggio d’altri tempi ma mi sono adeguato ai nuovi mezzi di comunicazione. Sono favorevole ai social, perché permettono di fruire con più continuità dei contenuti, come quelli sportivi, ma consiglio ai ragazzi di non dipendere eccessivamente dal web e dedicarsi anche alla socializzazione. Bisogna pensare al futuro ed educare i nostri ragazzi, magari parlandone in maniera diretta con loro”.
Dario Benedetti dell’ACF Fiorentina: “Uso molto i social, Instagram in maniera particolare, ma li utilizzo poco in settimana per via dei tanti impegni e li riservo solo per eventi importanti o per partite che sento molto, in maniera da condividere le emozioni con chi mi segue e permettere magari a chi non può seguire il match di partecipare. Nella vita privata, quando sono con la mia famiglia e i miei amici, mi piace pubblicare foto e post del tempo che trascorro con loro”.
Il “Benessere Digitale” è un’urgenza sociale, proprio come dimostrano i dati sull’utenza del Day Hospital di Psichiatria del Gemelli che dal 2009 ad oggi si è preso a carico di oltre mille nuclei familiari. Tra le conseguenze più estreme di abuso del web risaltano il ritiro sociale con l’abbandono della scuola, l’iper-connessione, la perdita di sonno e la concezione distorta di tempo e spazio ostacolando la parte emozionale delle relazioni interpersonali, rendendo difficile ai ragazzi il rapporto con gli altri dal vivo.
All’interno di questo contesto sociale, lo sport risulta essere il principale strumento di diagnosi delle patologie legate all’abuso di internet. Chi pratica un’attività sportiva ha un uso consapevole del telefonino perché è parallelo all’impiego e alla percezione del proprio corpo mentre fa sport; lo sport educa i ragazzi ad un uso consapevole e “maturo” degli strumenti digitali, quale mezzo straordinario per raccontare e condividere le loro esperienze più belle di vita reale come lo spirito di squadra, il gioco e il divertimento in campo, un gol e un abbraccio con un compagno o un allenatore.
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