Kevin Plank (ceo Under Armour) bacchetta il presidente Donald Trump
“Under Armour è da sempre impegnata nell’innovazione e nello sport, non in aspetti legati alla politica” Così Kevin Plank, ceo e fondatore di Under Armour (colosso dell’abbigliamento sportivo tecnico) ha commentato l’uscita dal ruolo di membro nel Consiglio presidenziale manifatturiero, dopo il mancato intervento (almeno nei primi due giorni) del presidente Donald Trump contro il movimento Suprematista (intende mettere al primo posto negli Usa il cosiddetto “white power“), coinvolto in tafferugli da diverse ore a Charlottesville (stato della Virginia).
Sempre Plank ha sottolineato che l’impegno di Under Armour è focalizzato “…nell’ispirare ogni persona in ciò che può fare attraverso il potere dello sport, che promuove concetti come l’unità, la diversità e l’inclusione“.
Plank è considerato nel mondo dello sport americano un innovatore ed un vero e proprio “influencer”. Questo attacco al Presidente Trump, con relativa uscita dal comitato presidenziale manifatturiero, è un colpo alla sua immagine (scesa sotto il 40% già nel primo anno di attività – un record negativo nella storia dei presidenti degli Stati Uniti d’America).
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