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La Green Economy è realtà nel calcio tedesco

Calcio tedesco sempre più green, nel segno del business energetico. Con l’obiettivo di assicurarsi il fabbisogno per la gestione degli impianti, trasformando, ove possibile, in potenziali ricavi, l’eccedenza della produzione (da vendere alle strutture abitative e/o alla strutture commerciali presenti nelle vicinanze). Lo stadio vissuto non più come un costo, perchè sta crescendo il nuovo ruolo di produttore “alternativo” di energia (per il territorio).
Più in generale, sono stati depositati ben 10 disegni di legge sul tema delle rinnovabili, approvati dal Governo tedesco negli ultimi anni, con l’obiettivo ambizioso di ampliare, entro il 2020 (un processo iniziato nel 2010), il contributo delle fonti “pulite”di energia, dal 17% al 35%, generando un parallelo decremento dei consumi energetici del 10%.
Si stima che, in Germania, nel 2030, le energie rinnovabili, secondo il piano generale del Paese, dovrebbero coprire la metà del fabbisogno energetico, per arrivare all’80% nel 2050. Questa visione politico-economica ha favorito ovviamente la crescita del numero degli investimenti delle società appartenenti al settore della Green Economy. Il calcio tedesco, da questo punto di vista, rappresenta uno degli esempi più significativi.

 

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Redazione

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