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Bondarenko (FFU): Kiev è al lavoro per ospitare la Finale 2018 della Uefa Champions league

(di Marcel Vulpis/da Kiev) – Il prossimo 26 maggio la città di Kiev ospiterà l’edizione 2018 della finale di Uefa Champions league. E’ la prima volta che l’Ucraina viene chiamata ad ospitare un final-event di questo profilo, anche se nel 2012, per la precisione il 1° luglio di quell’anno, sempre lo stadio Olimpico di Kiev, celebrò la conquista del titolo europeo da parte della Spagna proprio nei confronti dell’Italia.
Adesso la metropoli ucraina (vi risiedono più di 6,5 milioni di persone) è chiamata nuovamente ad organizzare una manifestazione (questa volta per club) di profilo internazionale. Ne abbiamo parlato con Andriy Bondarenko, vice-segretario generale della Federcalcio Ucraina (FFU) e responsabile del LOC (Local Organizing Committee), in vista della finale del 26 maggio 2018 allo stadio Olimpico di Kiev.

D: Direttore, quante persone sono attese per la finale del 26 maggio?
Prevediamo un numero non inferiore ai 50 mila, se parliamo di persone con tagliando di ingresso, ma non si può escludere che anche altre migliaia vogliano comunque recarsi a Kiev per vivere l’atmosfera di una finale di Champions, visitando nel contempo la nostra città. Proprio in questi giorni stiamo pubblicizzando, tra l’altro, il programma dedicato ai “volontari” (all’interno dello stadio sono previsti più di 1.500 steward). Ogni giorno lavoriamo per essere pronti nel modo migliore per questa importante manifestazione continentale per club (prevista inoltre, per il 24 maggio, la finale femminile della Champions league sempre nella città di Kiev, nda).
D: Come state procedendo nell’organizzazione di questo evento internazionale?
Stiamo procedendo per tappe. Lo scorso 13 dicembre, per esempio, è stato presentato il logo ufficiale della manifestazione.Il sindaco di Kiev, Vitaly Klitschko e l’allenatore dell’Ucraina, Andriy Shevchenko (indimenticato campione dell’AC Milan) hanno svelato il logo della finale 2018. Sarà la prima volta per la città nello stadio Olimpico, con una capacità di oltre 70 mila posti, già sede della finale di Euro 2012.
D: Quali sono gli aspetti che state curando con maggiore attenzione?
Sicuramente la sicurezza, dove c’è una task force congiunta di tutte le più importanti autorità di sicurezza nazionale per presiedere a questo aspetto centrale, e poi i trasporti. C’è un gruppo di lavoro solo per organizzare e gestire il più funzionale e moderno “transport mobility concept”. Prevediamo che circa 40 mila persone, tra tifosi, semplici appassionati e ospiti degli sponsor, dell’Uefa e della nostra federazione, possano arrivare concentrate in un arco temporale molto ristretto. E tutto deve funzionare nel miglior modo possibile, per lasciare un bel ricordo di Kiev e dell’Ucraina a questi visitatori.
D: Nell’individuazione del visual grafico del logo a cosa vi siete ispirati?
E’ un’immagine molto minimalista, ma che fa riferimento alla forma dello stadio che ospiterà l’evento e ai colori dell’Ucraina, ovvero l’azzurro e il giallo. Come è successo anche in altre edizioni della Champions league, il Comitato organizzatore locale ha lavorato in tandem con l’Uefa per arrivare ad una soluzione che, in modo moderno, rappresentasse gli aspetti iconici della nostra terra, a partire dai contenuti cromatici.
D: Che tipo di impatto avrà sull’economia del territorio?
Riteniamo di poter raggiungere dei risultati economici importanti con tutti gli operatori presenti sul territorio, a partire dagli albergatori, per proseguire con i ristoranti, le strutture di servizio ed i commercianti. E’ una grande sfida ed opportunità per la nostra città, oltre che per il Paese.
D: Spesso nel calcio si parla di fan engagement. Anche per questo evento sono previste molte attività in questa direzione?
Come in ogni edizione della Champions, l’Uefa, insieme al LOC, allestisce in un’area centrale della città, ad alta densità di flussi turistici, un Fan Village per far vivere l’emozione della finale, nel pre e post gara. Un momento di divertimento assoluto, con tante attività ludiche a disposizione di entrambe le tifoserie. Molte di queste attività saranno offerte e coordinate dalle aziende sponsor dell’Uefa, perché fanno parte di progetti di marketing più complessi.
D: Come state “riscaldando” l’atmosfera di una finale Champions di questo livello?
Ci sono molte idee allo studio, nel frattempo l’Uefa ha previsto un Trophy Tour, che coinvolgerà tra i 5 ed i 10 centri urbani dell’Ucraina, dove migliaia di football fans potranno ammirare, dal vivo, il trofeo della Champions league.

Per la cronaca c’è un football club ucraino (lo Shakhtar Donetsk), di ottimo livello, ancora coinvolto nella fase finale della Champions. Negli ottavi incontrerà, in un doppio match, l’AS Roma di Eusebio Di Francesco (giocherà la partita di andata a Kharkiv il prossimo 21 febbraio), con il sogno di raggiungere Kiev.

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Marcel Vulpis

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