Esclusiva – Parla Scott Coker il presidente di Bellator. Il 14 luglio al Centrale Live Bellator Rome
Quando Alessio Sakara entrerà nella gabbia della MMA (ma lo stesso succederà per i campioni della Kickboxing come Giorgio Petrosyan) dal Centrale Live del Foro Italico, partirà un boato unico capace di far tremare l’intera struttura e di essere sentito a chilometri di distanza. Queste sono le MMA/Kickboxing, questa è Roma.
Saranno infatti la passione e la fidelizzazione di migliaia di fan di queste due discipline a scaldare il prossimo 14 luglio la struttura abitualmente adibita al tennis capitolino. Per comprendere meglio cosa aspetta il pubblico di Roma in vista dell’evento americano (organizzato in Italia dal local promoter europeo Carlo Di Blasi) abbiamo intervistato, in esclusiva, Scott Coker, presidente americano e n.1 del circuito Bellator, formula di sports-entertainment focalizzata sugli sport da combattimento.
1. Come è iniziato Bellator e cosa rappresenta attualmente nel mercato degli sport da combattimento?
R: Bellator ha tenuto il primo evento di MMA nel 2009, e solo poche settimane fa, abbiamo organizzato il nostro 200esimo evento storico a Londra. Bellator è la promozione leader degli sport da combattimento. E’ in continua crescita ed è riuscito a focalizzarsi soprattutto sugli atleti. Siamo anche sotto un “gigante” dell’intrattenimento, Viacom, che ci dà accesso ad incredibili risorse. Al momento, Bellator è disponibile a circa un miliardo di persone in oltre 160 Paesi in tutto il mondo.
2. Quanti eventi organizzate annualmente e in quali mercati internazionali?
R: Organizziamo circa 25 eventi all’anno, tra entrambi gli show di MMA e Kickboxing. Fuori dagli Usa, abbiamo tenuto eventi in U.K., Irlanda, Ungheria, Israele, e parecchie città in Italia, tra le quali Torino, Firenze e ora Roma (il prossimo 14 luglio) al Centrale Live del Foro Italico.
3. Quanti atleti sono collegati al circuito mondiale di Bellator?
R: In qualsiasi momento, abbiamo circa 200 combattenti nel nostro palinsesto. In più, siamo sempre alla ricerca di nuovi talenti. Di fatto, Bellator ha spesso fighter locali nella card dei propri eventi e dà loro l’opportunità di essere inseriti nella lista principale se vediamo del potenziale reale.
4. Quest’anno approdate per la prima volta a Roma, con il supporto tecnico operativo (e non solo) di Carlo Di Blasi. Cosa rappresenta per voi questa importante capitale Europea, nel progetto di sviluppo degli sport da combattimento?
R: Personalmente ho aspettato a lungo per fare un evento qui. Quando pensi alla storia degli sport da combattimento, pensi a Roma, al Colosseo e pensi ai gladiatori che combattevano secoli addietro. Venendo qui, penso che i fighters in questa card sentiranno il significato dell’evento di luglio. Roma è, inoltre, importante per essere la Capitale tricolore ed è il fulcro per molte cose che accadono in Italia, incluso il business, i media, lo Sport e l’intrattenimento.
5. Come sta reagendo il mercato americano riguardo i diritti TV ed i contratti commerciali, oltre all’opportunità di avere un evento di intrattenimento nella culla di queste discipline?
R: Tutti sono molto entusiasti di questo evento. Sappiamo concretamente cosa significa per lo sviluppo del brand e del format Bellator. C’è un fattore unico nell’avere un evento a Roma, da sempre la culla di tanti sport da combattimento. Già sentiamo l’energia dell’evento e della folla capitolina del prossimo 14 luglio.
6. La MMA è un fenomeno di media e marketing negli Stati Uniti. In quanti anni l’Italia potrebbe diventare un mercato “maturo”?
R: Ci è voluto un po’ di tempo prima che MMA raggiungesse la popolarità che ha ora negli Stati Uniti. I principali mezzi di informazione coprono continuamente questo fenomeno sportivo ed i bambini stanno praticando questo sport già da giovani (cercano i combattenti MMA come modelli di riferimento, nda). Stiamo anche assistendo ad una crescita simile in altri Paesi in tutto il mondo, tra cui Canada, Brasile, Regno Unito e Australia. Portando grandi eventi a Roma come quello del 14 luglio, vogliamo mostrare ai fan quanto sua entusiasmante questo sport. Speriamo che giovani possano ammirare star come Alessio Sakara (soprannominato “Il Legionario”) e seguire le sue orme in questo sport.
7. Perché in America le aziende sponsor e gli investitori pubblicitari scelgono di investire in MMA?
R: Le MMA offrono agli sponsor nuove interessanti opportunità che non hanno mai avuto con altri sport. È infatti uno degli sport in più rapida crescita al mondo ed è popolare tra tanti fan, compresi uomini, donne e persone di tutte le età.
8. Dopo Roma, quale sarà il più importante evento Bellator, da adesso alla fine delll’anno?
R: Sono molto felice di vedere la conclusione del titolo mondiale dei pesi massimi-Bellator. Alla fine dell’anno scorso, abbiamo annunciato un torneo che prevedeva otto dei pesi massimi più forti, tutti in competizione per il titolo iridato dei massimi del circuito Bellator. Questo autunno, i restanti quattro concorrenti combatteranno nelle semifinali, provando a guadagnarsi un posto in finale. E’ una selezione durissima, credetemi. Non sai mai cosa può succedere quando due pesi massimi entrano nella gabbia con un titolo iridato in palio!
9. Quali sono i fattori di successo del formato Bellator?
R: Quando i fan partecipano ad uno spettacolo Bellator è un’esperienza davvero unica. Prima che inizi l’evento e il combattente entri nell’area di gara, c’è musica, luci, grandi schermi e una rampa solo per presentare il fighter di turno. Ed una volta che i combattenti mettono piede nella gabbia, l’azione parla da sola. Questi sono i migliori atleti e combattenti del mondo e competono per i loro fan in tutto il mondo.
10. Questo evento, come i prossimi in Europa, può generare una diffusione maggiore tra il grande pubblico sia per il kickboxing, che è sempre molto popolare in Europa, sia per l’MMA?
R: La Kickboxing è popolare in Italia da molti anni. Questo sarà un grande evento per la città di Roma e speriamo di continuare a far crescere Bellator in tutt’Europa. Crediamo molto nelle MMA e infatti ci stiamo investendo in misura massiccia.
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