Serie A: crescono le sponsorizzazioni di maglia del calcio
Gli sponsor del pallone non conoscono crisi. Le sponsorizzazioni della serie A, infatti, continuano a crescere confermandosi come un investimento pubblicitario anti-ciclico anche nella stagione 2018-19, con budget per complessivi 127 milioni di euro ed una crescita maggiore del 17% rispetto al precedente campionato (105 mln). Un trend che va avanti, nel complesso, dal 2015, quando le sponsorizzazioni della massima serie si sono attestate su un valore di 85 milioni di euro. È il quadro che emerge dall’annuale indagine ‘Sporteconomy Jersey Sponsor Index’, che misura lo “stato di salute” delle sponsorizzazioni delle squadre di Serie A, ed in cui si mette in evidenza la crescita degli sponsor del betting (da due a tre realtà), con l’ingresso di Eurobet (retro sponsor Chievo Verona) e dei russi di MarathonBet (main sponsor Lazio) appena sbarcati in Italia (oltre a SportPesa retro sponsor del Torino calcio).
E si registra anche l’esplosione dei contratti pubblicitari a bordo campo (led elettronici e rotor), per sfruttare l’ultimo anno di investimenti prima del blocco totale previsto dal Decreto Dignità, a partire dal 30 giugno 2019 (per le sponsorizzazioni il divieto scatterà prima: 1 gennaio 2019) nei confronti delle aziende del settore del gioco d’azzardo.
Anche in questa particolare classifica la Juventus guarda tutti dall’alto confermandosi, ancora una volta, al primo posto con 26,7 milioni di investimenti (sommando Jeep allo sponsor giapponese Cygames presente sul retro maglia). Al secondo posto si piazza, a sorpresa, il Sassuolo che può contare sullo sponsor-proprietario Mapei, che spenderà 18 milioni per apparire sulla maglietta. In terza posizione l’AS Roma, con il binomio Qatar airways-Hyundai (senza considerare i 7 milioni dello sponsor del kit training Betway), forte di un investimento complessivo in area 16 milioni di euro (13+3).
Appaiate al quarto posto Milan e Napoli con 15 milioni di euro. I rossoneri sono sempre sponsorizzati da Fly Emirates, mentre gli azzurri sfruttano i tre format commerciali disponibili (main, second e retro sponsor) con acqua Lete, pasta Garofalo e caffè Kimbo, spiega il direttore della ricerca, Marcel Vulpis (nella foto in alto). In generale, i primi sei club di questa classifica (Juventus, Sassuolo, Roma, Milan/Napoli e Inter) attraggono investimenti per 101,3 milioni di euro, più dell’80% del totale della «torta» delle sponsorizzazioni di maglia. I restanti 14 club (medio/piccoli) valgono complessivamente 25,7 milioni di euro.
Tre i club, per il momento, che non presentano marchi sulla divisa ufficiale: la Fiorentina dei Della Valle (nell’ultimo turno di campionato ha inserito “Save the Children”), la Sampdoria (presenta solo second e retro sponsor) e il Genoa Cfc (second+retro).
Tre i settori merceologici più importanti: alimentare (10 marchi), seguito da auto (5) e da betting/farmaceutico/energia (3 brand a testa)
No Comment