L’ira dell’Appendino (sindaco Torino): Chi prende questa decisione dovrà spiegarla al Paese
Non si è fatta attendere la reazione della sindaca di Torino, Chiara Appendino rimasta fuori dall’asse Cortina-Milano per la candidatura italiana ai Giochi invernali del 2026.
“Continuiamo a sostenere che si tratta di una candidatura insostenibile. È incomprensibile fare i Giochi dove non ci sono impianti. Chi prende questa decisione dovrà spiegarla al Paese. Il CIO chiedeva un modello basato sulla legacy, basata sul riutilizzo degli impianti. Chiederemo conto di questa scelta: ci venga detto e dimostrato come questa candidatura possa stare in piedi senza risorse economiche e con costi maggiori rispetto alla nostra. Torino con le sue valli c’è, c’è sempre stata. Al Paese qualcuno dovrà spiegare perché si porta avanti una candidatura che prevede di costruire ex novo, quando da un’altra parte si poteva fare senza costruire nulla, senza nessuno impatto ambientale, minore impatto economico. Era l’unico modello sostenibile, dato che il Cio chiedeva di riutilizzare gli impianti. Io ho combattuto fino alla fine per delle Olimpiadi sostenibili, sono anche arrivata a mettere sul piatto le mie dimissioni. Torino è sempre disponibile a una sua candidatura. Chiedo al Coni di votare anche sul dossier di Torino“.
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