(di Fabrizio Febi) – Dai dati sui diritti televisivi della Liga 17-18, è emerso che i club della Liga Santander e della Liga 1/2/3 hanno visto accrescere complessivamente i ricavi dai diritti TV di un 8,5%. Inoltre il dato più importante è quello della riduzione delle differenze dei ricavi tra coloro che sono al vertice della classifica delle entrate derivanti dai diritti televisivi e quelli che sono in fondo alla graduatoria. La riduzione di questa differenza è stata resa possibile grazie a un Decreto Legge del Governo spagnolo del maggio 2015, attraverso il quale si è voluto intervenire appositamente sulla distribuzione dei diritti televisivi, al fine di renderla più equa tra i vari club.
Guardando la classifica dei ricavi possiamo notare che il leader è il Barcellona, che, nella passata stagione, ha incassato la bellezza di 153 milioni di euro dai diritti televisivi, seguita dai rivali del Real Madrid con 148 milioni. Sul gradino più basso del podio troviamo l’Atletico Madrid con 111 milioni. I Colchoneros, grazie a questo risultato, sono il club che ha visto il maggior incremento dei ricavi sui diritti tv rispetto alla stagione 2016-2017.
Come osservato in precedenza, la riduzione delle differenze tra i vari club è dimostrata dal rapporto tra i ricavi tra la squadra che ricava di più e quella che ricava di meno, sia nella Liga Santander (3,5) che nella Liga 1/2/3 (3,7). Il CSD (Consejo Superior de Deportes), alla luce di questi risultati, ha definito il Decreto Legge sui diritti televisivi come “la miglior riforma nella storia del calcio spagnolo”.
Affermazione che ci trova totalmente in accordo in quanto i diritti televisivi sono una delle maggiori fonti di sostentamento per i club calcistici, e una loro più quanto possibile equa ripartizione può essere una spinta soprattutto per i club meno blasonati per competere meglio all’interno del campionato.
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