(di Marco Casalone) – Il consiglio comunale di Phoenix ha votato a favore del piano di ristrutturazione da 230 milioni di dollari della Talking Stick Resort Arena, casa dei Phoenix Suns (NBA): l’accordo vedrà la città contribuire con 150 milioni di dollari al progetto, mentre la franchigia si farà carico dei rimanenti 80 milioni, di ogni altra eventuale spesa aggiuntiva e della gestione e manutenzione dell’impianto.

I Suns dovranno anche investire circa 10 milioni di dollari in iniziative benefiche per la comunità, di cui almeno 2,5 milioni in opere utili per i ragazzi in età scolare, oltre a provvedere alla costruzione di un nuovo impianto di allenamento in città, per un costo stimato compreso tra i 25 e i 50 milioni di dollari.

Il denaro pubblico utilizzato per pagare i lavori sarà garantito dal “Phoenix Sports Facilities Fund”, un fondo fiscale costituito dalle entrate provenienti dal settore turistico.

“La nuova arena sarà un investimento vantaggioso sia per i Suns che per la città: sono felice di poter proseguire la visione di Jerry Colangelo (l’ex proprietario della squadra, ndr), che 26 anni fa contribuì assieme a tutta Phoenix alla costruzione dell’impianto” ha commentato l’attuale “owner” del team Robert Sarver, che nello scorso mese di dicembre, in occasione del rinvio della prima votazione comunale, aveva minacciato il trasferimento (con conseguente “relocation” della franchigia) a Las Vegas o Seattle.

In caso di mancata intesa, infatti, i Suns avrebbero potuto lasciare la capitale dell’Arizona alla scadenza del precedente contratto, ossia alla fine della stagione 2021-2022.

Al contrario, il nuovo accordo lega la formazione due volte campione della “Western Conference” a Phoenix fino al 2037 (con un’opzione per prolungare la scadenza del termine fino al 2042), oltre a prevedere una multa di 200 milioni di dollari a carico della società in caso di separazione anticipata; inoltre, i Suns continueranno a condividere i profitti ed a pagare l’affitto dell’arena di gioco alla città, con un guadagno per quest’ultima stimato in circa 60 milioni di dollari nei prossimi quindici anni.

Gli interventi previsti alla Talking Stick Resort Arena, inaugurata nel 1992 e che può contenere fino a 18.422 spettatori, riguarderanno la manutenzione dei sistemi meccanici, elettrici, idraulici e di comunicazione, oltre ad un ammodernamento degli spogliatoi, degli spazi VIP e premium e dell’ingresso principale: i lavori dovrebbero iniziare nell’estate di quest’anno, mentre la loro conclusione è fissata entro la fine del 2021