Cosa prevede nel concreto la Riforma dello Sport disegnata dall’esecutivo pentaleghista
Nei giorni scorsi si è parlato, tra addetti ai lavori (e non), della Riforma dello Sport, “disegnata” dall’esecutivo pentaleghista, ma fortemente voluta da Giancarlo Giorgetti. Vediamola nell’analisi del testo completo, dove si parla degli obiettivi da perseguire (proprio attraverso questa riforma). Una riforma che porterà alla trasformazione completa della Coni Servizi S.p.A. in una nuova società (Sport e Salute S.p.A.), con l’AD e presidente di fatto scelto dalla Lega. I restanti tre membri saranno in quota al CONI (1), per quanto attiene ai finanziamenti delle FSN/DSA, al MIUR (1) e al MinSalute (1).
“RIFORMA DELLO SPORT”
Disposizioni in materia di ordinamento sportivo, di professioni sportive nonché di misure di contrasto alla violenza in occasione delle manifestazioni sportive e di semplificazione (disegno di legge collegato alla legge di bilancio 2019)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e alla luce della relazione del Sottosegretario alla Presidenza con delega allo Sport Giancarlo Giorgetti, ha approvato un disegno di legge, collegato alla legge di bilancio 2019, che introduce disposizioni in materia di ordinamento sportivo, di professioni sportive nonché di misure di contrasto alla violenza in occasione delle manifestazioni sportive e di semplificazione.
Il provvedimento si inserisce in una riforma strutturale di ampio respiro per il rilancio del sistema sportivo e a vantaggio degli operatori e volontari del settore che quotidianamente muovono lo sport italiano.
Le nuove norme identificano il perimetro di attività istituzionale del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e, coerentemente con quanto previsto dalla legge di bilancio 2019 e dalla Carta Olimpica, l’articolazione territoriale del CONI, nonché la sua funzione di governo e controllo dell’attività sportiva nazionale – limitatamente a quella olimpica, oltre a rendere effettiva la piena autonomia gestionale e contabile degli organismi sportivi rispetto al CONI.
L’obiettivo, anche attraverso la previsione di specifiche deleghe al Governo, è inoltre quello di:
- riordinare la disciplina in materia di limiti al rinnovo dei mandati di vertice degli organismi sportivi;
- adottare misure di riduzione e semplificazione degli adempimenti di natura contabile, amministrativa e burocratica degli organismi sportivi;
- disciplinare la cessione, il trasferimento o l’attribuzione del titolo sportivo;
- riformare e riordinare le disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici, nonché del rapporto di lavoro sportivo;
- riordinare le disposizioni in materia di rapporti di rappresentanza di atleti e di società sportive e di accesso ed esercizio della professione di agente sportivo;
- emanare un testo unico delle disposizioni in materia di contrasto dei fenomeni di violenza connessi alle manifestazioni sportive e delle norme di sicurezza per la costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi, semplificando e accelerando le procedure amministrative;
- adottare misure in materia di discipline sportive invernali, al fine di garantire standard di sicurezza più elevati;
- prevedere la possibilità per le scuole di ogni ordine e grado di costituire un Centro sportivo scolastico, secondo le modalità previste dal Codice del terzo settore.
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