(di Lorenzo Agostinelli) – È successo il 3 gennaio, in occasione della trasferta sul campo del Villareal. È il 78° del secondo tempo quando il tecnico Cesc Rubi del Espanyol decide di lanciare nella mischia il neo acquisto “invernale” Wu Lei (27enne calciatore nato a Nanchino). I 12 minuti giocati, però, non sono passati inosservati: infatti, nonostante il risultato finale di 2-2, secondo le parole del proprietario del club di Barcellona Chen Yansheng, il debutto dell’ala asiatica è stato seguito da oltre 40 milioni di persone in Cina attraverso varie piattaforme online.

Sono numeri da capogiro che gratificano la società, soprattutto al netto del costo dell’operazione: il giovane football player è stato acquistato dal SIPG Shanghai (o Shangai Dongya) per 2 milioni di euro (2,26 milioni di dollari). Neanche 48 ore dopo la chiusura dell’affare erano già state vendute oltre 2mila maglie col nome “WU”. Inoltre la società catalana conferma di aver guadagnato circa 20.500 follower tra i propri account Twitter, Instagram e Facebook e che i loro social media in Cina hanno già superato il mezzo milione di “seguaci”.

Il calciatore, dunque, si conferma un investimento azzeccato per migliorare gli introiti dal mercato orientale soprattutto considerando le grandi aspettative che i suoi compatrioti nutrono in lui: Wu Lei è stato infatti il più giovane atleta ad esordire nel campionato cinese a soli 14 anni e 287 giorni. Da quel giorno del 2006, Wu Lei ha totalizzato 297 presenze e 151 reti, tutte con SIPG Shangai, rendendolo primatista del club e vincendo l’anno scorso la Chinese Super League (l’equivalente della serie A italiana) ed il titolo di capocannoniere con 27 reti. Al fronte di questi numeri il talento ventisettenne della nazionale cinese, con la quale ha anche segnato 2 gol in questa Asian Cup, si è rivelato una mossa geniale per attirare nuovi tifosi ed ampliare il mercato della società.