CINA: GUANGZHOU E FEDERAZIONE CAMBIANO POLITICA NEL MONDO DEL CALCIO
(di Lorenzo Agostinelli) – La “Chinese Super League”, per diverse stagioni, si è presentata sul mercato come nuova frontiera del calcio, tanto che le super valutazioni ed i grandi stipendi hanno convinto diversi club ed atleti a sbarcare nel massimo campionato di questo Paese, ma dal campionato 2019 molte cose cambieranno. La Federazione cinese infatti ha approvato lo scorso campionato e sta approvando, per il prossimo, nuove regole per la salvaguardia e la crescita della SuperLega cinese.
Tra queste nuove regole è stato confermata la limitazione, già in atto, dei calciatori stranieri in campo. Non potranno essere più di tre. E’ proprio questa una delle regole che il Guangzhou Evergrande sfida: schiererà non più di due giocatori stranieri per partita, uno in meno rispetto alle regole della Lega. Inoltre, avendo già in organico 37 giocatori, formando due squadre di “titolari e riserve” sta pensando di valutare mensilmente tutti i calciatori e di promuovere e retrocedere i due peggiori ed i due migliori delle rispettive squadre. Questi cambiamenti sarebbero motivati dal sogno della proprietà del club stessa di vincere un giorno la Chinese Super League con una squadra tutta cinese. La mossa ha quindi lo scopo di rallentare l’ondata di acquisti dai club europei e di incoraggiare lo sviluppo dei giovani calciatori cinesi.
Nelle nuove regole della Chinese Super League per la stagione 2019 figurano dunque provvedimenti finalizzati ad aumentare il livello qualitativo e quantitativo del campionato e ad incoraggiare la crescita dei giovani tra cui un tetto massimo di spesa per club limitato a 1,2 miliardi di yuan (150 milioni di euro). E’ stato fissato un limite agli ingaggi in rapporto al fatturato (il 60% per il 2019). Verrà introdotto poi anche un limite allo stipendio dei calciatori cinesi, che non potranno guadagnare più di 10 milioni di yuan annui (1,2 milioni di euro) esclusi i bonus.
La Federazione calcistica cinese ha inoltre introdotto ulteriori cambiamenti nel 2018: ogni squadra che disputa la Champions League asiatica potrà avere un massimo di 4 giocatori stranieri in rosa, e un massimo di 6 che giocano per loro per tutta la stagione, mentre almeno un giocatore (sotto i 23 anni) dovrà essere incluso in ogni formazione iniziale; inoltre compare anche una tassa del 100% sui trasferimenti per i giocatori stranieri oltre 45 milioni di yuan (7 milioni di euro) introdotta per rallentare l’afflusso di stelle straniere.
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