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LE NUOVE REGOLE DEL CALCIO DECISE DALL’IFAB

(di Andrea Ranaldo) – I tempi cambiano, e anche il calcio evolve: lo scorso marzo, l’IFAB (International Football Association Board) ha approvato nuove regole che fino al 25 giugno riguarderanno esclusivamente le competizioni FIFA, ma che da luglio saranno valide anche per le coppe europee UEFA e per i campionati nazionali. Analizziamole insieme.

NUOVA RIVOLUZIONE PER I FALLI DI MANO

I falli di mano sono da sempre il principale motivo di discussione, e le nuove norme, se possibile, rischiano di essere ancora più difficili da applicare in modo equo.

Innanzitutto, scompare il concetto di “involontarietà”: ora saranno puniti, oltre, ovviamente, agli interventi palesemente volontari, anche tutti quei tocchi conseguenti a una posizione “innaturale”, a prescindere dalla distanza tra chi tira e chi colpisce il pallone con la mano. La regola parla anche delle scivolate: in questo caso, non è fallo se il tocco avviene con il braccio in appoggio, e questo è attaccato al corpo, mentre sarà sempre sanzionato un intervento con il braccio lontano dal corpo, qualunque esso sia. Molto più stringente anche la norma sui gol: d’ora in poi tutte le reti scaturite da un rimpallo che ha coinvolto la mano o il braccio saranno sempre sanzionate con un calcio di punizione in favore della difesa.

NOVITÀ PER I PORTIERI

La novità “tattica” più importante è rappresentata dal nuovo rinvio dal fondo. Fino a pochi giorni fa il difensore ricevente doveva obbligatoriamente toccare il pallone esclusivamente al di fuori della propria area di rigore: tale regola concedeva un “trucchetto” ai terzini che, in caso di passaggio errato del portiere, potevano eludere il pressing avversario toccando la palla all’interno dell’area e vanificando, così, l’azione, che doveva ripartire da un nuovo rinvio dal fondo. Con la nuova regola, invece, il difensore potrà stazionare e ricevere il pallone dentro all’area di rigore, mentre gli attaccanti potranno pressare solamente dopo il tocco del portiere.

L’estremo difensore è interessato anche dalla nuova norma sui calci di rigore: sarà obbligato a tenere almeno un piede sulla linea di porta fino al momento dell’esecuzione dell’attaccante. Nel caso in cui il rigore fosse parato, ma con entrambi i piedi del portiere oltre la linea, l’arbitro, con il supporto del VAR, è tenuto a fare ripetere la battuta.

L’ultima sfumatura riguarda un’eventuale “svirgolata” su retropassaggio di piede di un compagno: in questo caso, qualora sia considerata involontaria, il portiere potrà raccogliere il pallone con le mani.

FAIR PLAY

Una delle novità più interessanti riguarda gli allenatori: se fino ad oggi, in caso di proteste veementi, potevano solo essere allontanati dalla panchina, con il nuovo regolamento viene introdotta l’ammonizione. Così come per i calciatori, più cartellini gialli porteranno prima alla diffida, e poi alla squalifica, mentre il cartellino rosso causerà un turno di squalifica d’ufficio.

L’IFAB si è concentrata molto sulla correttezza degli atteggiamenti in campo: ad esempio, non sarà più possibile, per i compagni del tiratore di un calcio di punizione, “allungare” la barriera o disturbare i difensori: è ora obbligatorio almeno un metro di distanza.

Inoltre, è stata “dichiarata guerra” alle perdite di tempo. D’ora in poi l’arbitro potrà ordinare al giocatore sostituito di abbandonare il terreno di gioco in qualsiasi parte del campo, e, sempre a beneficio dello spettacolo, è stata ampliata la regola del vantaggio; se prima, in caso di fallo da cartellino, l’arbitro era obbligato a fermare il gioco, d’ora in poi la squadra in attacco potrà battere in velocità il calcio di punizione: l’arbitro estrarrà il cartellino, sia giallo che rosso, solo al termine dell’azione. Per evitare inutili diatribe, è stata anche abolita la palla contesa: il direttore di gara consegnerà direttamente il pallone alla squadra che ne era in possesso, mentre gli avversari dovranno tenere una distanza di almeno quattro metri. È stato, infine, annullato un eventuale ruolo attivo dell’arbitro: nel caso in cui un suo tocco provochi un assist, un contropiede o addirittura un gol, d’ora in poi il gioco sarà fermato, e il pallone ritornerà alla squadra che ne aveva il controllo.

 

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