Il calcio italiano, una miniera d’oro per l’economia del Paese
(di Gregorio Scaglioli) – L’Italia sta attraversando da tempo un periodo di crisi economica, ma uno dei settori più positivi è sicuramente quello del calcio: dal report «Il conto economico del Calcio Italiano» presentato dalla FIGC alla Camera dei Deputati e che prende in considerazione i bilanci di svariate società sportive, si evince che il valore del movimento calcistico italiano sfiora i 5 miliardi di euro: tra questi, il 70% proviene dalle squadre professionistiche.
Nonostante i costi elevati degli stipendi per calciatori e addetti ai lavori, i guadagni portati dal calcio italiano rappresentano il 7% del PIL nazionale.
Senza considerare i posti di lavoro creati (250mila) e le conseguenti imposte pagate agli uffici pubblici, per un totale di 9 miliardi di euro all’anno.
Oltre a considerare le conseguenze dirette, bisogna menzionare anche i servizi secondari che ruotano attorno a questo grande movimento: dalle agenzie delle scommesse al merchandising e vendita di biglietti.
Il settore calcistico quindi si è rivelato non solo importante per la nostra economia, ma fondamentale: basti pensare ai 10 miliardi di euro persi per la mancata qualificazione ai Mondiali di Russia 2018, con conseguente calo del valore dei diritti TV e dei prodotti per i fan.
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